La giornata delle fasce bianche

31 maggio 2020

bubble icon

Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager, più di 3 mila uccisi.

Dal 2013, ogni 31 maggio si tiene a Prijedor e in altre città europee, la "Giornata internazionale delle fasce bianche", per manifestare contro ogni discriminazione.

Un appello a non dimenticare, espresso anche dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović: "Commemoriamo le migliaia di vittime, inclusi 102 minori, uccisi a Prijedor nel 1992. Accanto al sostegno dei difensori dei diritti umani della Comissione del Coe nel preservare la memoria delle vittime, mi appello alle autorità locali affinché portino a compimento la realizzazione del monumento in memoria dei bambini uccisi".

Anche a Trento, dove quest'anno, causa pandemia, non si è potuti scendere in piazza, i promotori locali dell'iniziativa hanno manifestato la loro vicinanza attraverso un breve video.

Beatrice Taddei Saltini dell'Associazione 46^ Parallelo, Massimiliano Pilati del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Maurizio Camin di Trentino con i Balcani insieme a Edvard Cucek ci raccontano il senso e la voglia di esserci - insieme - in questa giornata, testimoni di una memoria da coltivare.