Premio europeo a Jasmila Žbanić

30 gennaio 2014

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Nel suo film "Grbavica", che ottenne l'Orso d'oro a Berlino, raccontò lo stupro etnico. Sostenne poi in Bosnia la campagna per il riconoscimento legale delle donne vittime di stupro. Per il suo impegno, ieri ha vinto il premio europeo Kairos.

"Con questo premio, la giuria vuole sottolineare l'importanza del suo lavoro e del suo impegno civile nell'aver sollevato l'attenzione pubblica sulla regione, i cui conflitti vengono spesso dimenticati nel mezzo dell'attuale crisi europea". Questa la motivazione della giuria indipendente del prestigioso premio Kairos, resa nota ieri alla stampa.

La regista bosniaca Jasmila Žbanić viene dunque premiata per il suo lavoro sia di regista sia di attivista a sostegno dei diritti delle vittime civili di guerra. Nel suo durissimo film "Grbavica" (Il segreto di Esma), premiato nel 2006 con l'Orso d'oro al Film Festival di Berlino, riportò al centro del dibattito pubblico dei Balcani la questione degli stupri etnici. La Žbanić inoltre, durante le proiezioni del film nelle sale del suo paese, sostenne la campagna di raccolta firme per il riconoscimento legislativo di queste donne come vittime civili di guerra.

L'obiettivo venne raggiunto: le autorità della Federazione croato-musulmana, grazie alla pressione dell'opinione pubblica, inserirono la "categoria" vittime di stupro nell'elenco delle vittime civili di guerra tutelate dunque per legge dal punto di vista sociale ed economico.

Scrive Radio Sarajevo che il Premio Kairos 2014 di 75mila euro verrà consegnato a Jasmila Žbanić il 23 febbraio dal direttore del Berlino Film Festival, Dieter Kosslick, durante la cerimonia che si terrà al Teatro "Deutsches Schauspielhaus" di Amburgo.

Il Premio Kairos, istituito nel 2007 e promosso dalla Alfred Toepfer Stiftung F.V.S., viene dato ad artisti e giornalisti europei il cui lavoro viene giudicato di importante impatto culturale e sociale. Un premio che si aggiunge ai tanti altri ricevuti in poco meno di un decennio di carriera da una giovane regista, nata nel 1974 e diventata maggiorenne durante l'assedio di Sarajevo dove fondò con altri artisti l'Associazione culturale Deblokada.