Prijedor-Kozarac: funerale collettivo per 300 vittime

18 luglio 2014

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Domenica 20 luglio funerale collettivo per decine di persone uccise durante la guerra nella zona di Prijedor e Kozarac. La maggior parte è stata esumata dalla fossa comune di Tomašica, scoperta di recente e ad oggi la più grande dalla fine del conflitto '92-'95

Il prossimo 20 luglio a Prijedor si terrà un funerale collettivo per quasi 300 vittime la cui identità è stata accertata dai medici forensi del Centro di identificazione "Šejkovača" di Sanski Most. Tra le salme che verranno tumulate, 218 sono state esumate dalla fossa comune di Tomašica scoperta l'anno scorso e finora la più grande trovata dalla fine della guerra in Bosnia Erzegovina.

Secondo le dichiarazioni rilasciate al portale Bosnjaci.net da Lejla Čengić, portavoce dell'Institut za nestale osobe BiH (Istituto per le persone scomparse BiH), il lavoro di identificazione prosegue in maniera intensiva: "Il lavoro di ricomposizione dei corpi di 218 vittime delle 435 trovate a Tomašica, sta per concludersi. Dunque riceveranno finalmente degna sepoltura il 20 luglio, dopo il funerale collettivo, nei cimiteri dei villaggi in cui le vittime vivevano". Assieme ad essi, verranno sepolti i corpi di vittime trovate in luoghi diversi da Tomašica e la cui identificazione si è conclusa nei primi mesi di quest'anno.

Lejla Čengić ha dichiarato inoltre che la fossa comune di Tomašica è da considerarsi la più grande tra quelle trovate finora dalla fine del conflitto 1992-1995. I resti qui ritrovati appartengono a bosgnacchi (in maggioranza) e croato-bosniaci, vittime della pulizia etnica perpetrata dai serbo-bosniaci nella zona di Prijedor e Kozarac durante i primi due anni del conflitto.

La colonna con le bare partirà dal Centro di identificazione di Sanski most sabato 19 luglio alle 13.30 alla volta della cittadina di Prijedor. Tutti sono invitati a seguire la colonna assieme ai parenti delle vittime e poi partecipare al funerale collettivo della domenica mattina.

"Quando i parenti si ritrovano a dover identificare oggetti personali e vestiti, o particolari dei resti dei corpi, si riaccende in loro un dolore insostenibile" ha concluso Lejla Čengić, sottolineando che allo stesso tempo il ritrovamento e la sepoltura è un momento in cui i parenti riescono a trovare un po' di pace, dopo più di vent'anni dalla scomparsa dei loro cari.

Il portale Prijedor Danas riporta che Mahida Fejzulahim di Prijedor è la madre di una delle vittime. Dopo il funerale di domenica prenderà in consegna il corpo del figlio e lo porterà in Macedonia, dove oggi vive con il resto della famiglia: "Quando me l'hanno portato via aveva 19 anni e tre mesi. Per ben 22 anni ho solo desiderato trovarlo. Volevo accadesse prima della mia morte e ora sono felice... so che è terribile dire che sono felice, ma ora che l'ho trovato tutto mi è più facile".

In base ai dati ufficiali in possesso dell'Istituto per gli scomparsi BiH, riportati da Radio Slobodna Evropa (Radio Free Europe) ad oggi sono state scoperte nel paese 500 fosse comuni e oltre 5 mila fosse singole, per un totale di 25 mila corpi ritrovati. La maggior parte di queste fosse è stata scoperta in Bosnia orientale, nei pressi delle cittadine di Foča, Višegrad, Vlasenica, Rudo, Čajniče, Zvornik, Srebrenica e Bratunac. Mancano all'appello circa 8mila persone, che si presume siano state uccise durante il conflitto e occultate in fosse comuni.