E' iniziata la campagna di crowdfunding per la costruzione di una Casa della Natura a Srebrenica e promozione di iniziative di turismo eco-sostenibile, su iniziativa di "Prijateli Prirode"
Link: Amici della Natura
E' iniziata da pochi giorni la raccolta fondi, attraverso il sistema del crowdfunding, per la costruzione a Srebrenica di una Casa della Natura, su iniziativa della nascente associazione bosniaca "Prijateli Prirode" (Amici della Natura) formata da persone impegnate nella protezione dei patrimoni naturali e culturali locali, con il supporto dell'associazione "Amici della Natura italiani " e della rete "Nature Friends International ".
L'11 Luglio 1995 l'enclave musulmana della Bosnia orientale al confine con la Serbia, area protetta dai Caschi blu, cadde nelle mani dei nazionalisti serbo-bosniaci dopo oltre tre anni di assedio. Stupri, umiliazioni ed uccisioni di massa furono perpetrate contro la popolazione civile, all'ombra della bandiera delle Nazioni Unite.
Oggi Srebrenica è famosa nel mondo per il Genocidio avvenuto l'11 luglio 1995. Come si viveva nella città prima della guerra? Srebrenica era famosa nel mondo per le sue acque termali e le loro proprietà curative. La città dei fiori, dei festival culturali ed artistici caratterizzata dalla convivenza pacifica e armoniosa tra differenti gruppi etnici e religiosi. Il tenore e la qualità della vita erano tra i più alti della ex Jugoslavia.
Che cosa è rimasto di Srebrenica? Un paradiso perduto, dove il tempo sembra essersi fermato, sospeso in quell'11 luglio 1995. La città dei fiori è diventata una città sporca e quasi abbandonata, dove case e luoghi pubblici recano ancora ferite e squarci, come se la guerra fosse finita solo da pochi giorni. I turisti non vengono più per curare corpo, mente e malattie o per godersi la pace della natura incontaminata, ma esclusivamente per visitare il memoriale del Genocidio.
Srebrenica oggi non è solamente la città del Genocidio ma è un luogo in cui anziani, famiglie e giovani vivono. Tra le città maggiormente coinvolte dalla pulizia etnica nell'Entità della Republika Srpska in Bosnia Erzegovina, la cittadina ha vissuto il ritorno di un significativo numero dei suoi abitanti bosniaci musulmani. Srebrenica è l'unica città la cui squadra di calcio è composta indistintamente da musulmani e da serbi, dove sono stati celebrati matrimoni misti, dove adulti, giovani e bambini lavorano, ballano e giocano insieme. Srebrenica può quindi rappresentare anche un luogo di speranza per il mondo intero.
Sulle macerie di una delle tante case distrutte dalla guerra si intende costruire una Casa della Natura, per promuovere forme e iniziative di turismo eco-sostenibile. La missione della Casa della Natura è di offrire un altro punto di vista sulla città, di riscoprire la bellezza di questo luogo incantato, della sua natura incontaminata, ma anche di supportare - economicamente, emotivamente e culturalmente - coloro che hanno avuto il coraggio e la forza di ritornarci a vivere. La Casa della Natura intende rappresentare un centro di pace tra esseri umani e natura, tra popoli che hanno sofferto oppressione e genocidio, con le specie animali che rischiano l'estinzione, tra passato, presente e futuro.
Per informazioni dettagliate sul progetto si veda la pagina dedicata sul sito "Amici della Natura".