Cipro, alle presidenziali in vantaggio il candidato consevatore
18 febbraio 2013
Il primo turno delle elezioni presidenziali tenute ieri a Cipro non è stato sufficiente ad eleggere il nuovo capo dello stato. Nikos Anastasiades, leader del partito conservatore Unione Democratica (DISY) ha ottenuto il 45,46%. Al secondo posto, col 26,91% si è piazzato Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista (AKEL). I due andranno al ballottaggio domenica prossima.
Al terzo posto, con il 24, 93%, Yorgos Lillikas, candidato appoggiato dai socialdemocratici dell'EDEK. L'affluenza alle urne è stata molto alta, e ha superato l'80%. Dopo i risultati di ieri, Anastasiades, avvocato di 66 anni, è quindi il grande favorito per la vittoria finale. Le elezioni avvengono in un clima di profonda preccupazione e tensioni sociali, mentre Cipro attraversa una fase di grave crisi economica. “Dobbiamo unire le forze per superare una crisi economica di gravità sconosciuta per il nostro paese”, ha dichiarato Anastasiades subito dopo aver votato nella città di Limassol.
Il leader dell'Unione Democratica si è dichiarato apertamente a favore della ripresa del negoziato con troika UE-BCE-FMI per ottenere un pacchetto di salvataggio di 17 miliardi di euro, considerato necessario evitare al paese la bancarotta. Un piano messo in stand-by dal presidente uscente, il comunista Dimitris Christofias, contrario ad alcune delle misure di austerità imposte dalla troika.
La difficile trattativa tra la troika e il governo di Nicosia, che non ha nascosto la speranza di ottenere nuovamente aiuto economico da parte della Russia, ha rimandato più volte la firma di un accordo definitivo sul piano di salvataggio. Il risultato di ieri e la probabile vittoria finale di Anastasiades, dovrebbero però dargli ora il via libera definitivo.