Una cooperativa al femminile che funge da punto informativo per le questioni energetiche e climatiche: nel 2023, KLIK ha ricevuto il premio European Sustainable Energy della Commissione europea per aver sviluppato una comunità energetica in Croazia "che porta energia pulita ai cittadini"
KLIK è il Laboratorio per l’Innovazione climatica di Križevci, un comune di circa 20mila abitanti a una settantina di chilometri a nord est di Zagabria. Si tratta di una cooperativa fondata nel 2020 su iniziativa di dodici cittadini e che funge da punto informativo per tutte le questioni energetiche e climatiche. Nel 2023, KLIK ha ricevuto il premio European Sustainable Energy (EUSEW) della Commissione europea "per aver sviluppato una comunità energetica in Croazia che porta energia pulita ai cittadini". Abbiamo intervistato Ivana Šatrak, educatrice di KLIK.
Com’è nato KLIK?
KLIK affonda le sue radici nel progetto “Sunčani krovovi” [letteralmente “tetti soleggiati”, nda.], avviato dal comune di Križevci e dalla Zelena energetska zadruga (ZEZ). È stato il primo crowdinvesting a tema energetico in Croazia e ha permesso l’installazione di pannelli solari sulla biblioteca comunale e sul centro imprenditoriale di Križevci. Da quell’esperienza è nata l’idea di fondare una cooperativa per sostenere finanziariamente più progetti di quel tipo. Nel 2020, dodici cittadini – perlopiù donne – hanno fondato KLIK e nel 2021 siamo partiti col lavoro. Oggi siamo in due, ma di recente abbiamo vinto un paio di progetti e ora potremo assumere altre 2-3 persone.
Nel 2021 avete aperto l’Ufficio energetico climatico. Di cosa si tratta?
È un luogo in cui i cittadini possono venire a informarsi su progetti energetici e climatici. Abbiamo sognato a lungo di avere uno spazio del genere, nel 2021 il comune ci ha messo a disposizione un locale e siamo partite. Facciamo formazioni e laboratori, disponiamo di una sala per incontri e di uno showroom dove mostriamo alcune soluzioni tecnologiche verdi che diverse imprese della zona ci hanno inviato. Abbiamo pannelli solari, pompe di calore, tegole fotovoltaiche, piccole compostiere… è questo ufficio aperto a tutti (abbiamo ricevuto domande anche dalla Bosnia!) che ci ha reso popolari in Croazia e in Europa.
E che vi ha fatto vincere il premio della Commissione europea…
Sì, non pensavamo di avere chance di vincere. Quando lo abbiamo saputo eravamo al settimo cielo. Siamo state riconosciute come un soggetto che fa qualcosa di positivo, e questo a livello europeo. È molto importante per noi, un vero onore. La Commissione ha valutato positivamente il lavoro che svolgiamo attraverso l’ufficio, il nostro servizio di consiglio ai cittadini e di one-stop-shop per l’installazione di pannelli solari. Di recente abbiamo avviato anche il progetto “crOss renoHome”, che ci permetterà di fornire lo stesso servizio per tutte le riqualificazioni energetiche. Non è un processo facile e potremo accompagnare i cittadini dall’inizio alla fine, dalla progettazione alla coordinazione dei fornitori.
Si fa un gran parlare di riqualificazioni energetiche in questo momento in Croazia. Pare che tutti vogliano rimettere in sesto il proprio edificio. Qual è la situazione nel paese?
In realtà, non buona. Abbiamo tanti immobili vecchi, in cui nessuno ha investito per anni. Dall’altro lato, ci sono tanti edifici non legalizzati o i cui documenti non sono completamente in regola. Da quando esiste il servizio online oss.uredjenazemlja.hr , è possibile consultare il catasto online e si può verificare facilmente lo stato delle cose. Il risultato è che tante persone, anche se hanno voglia di avviare una riqualificazione energetica, non hanno i documenti necessari. Serve una nuova fase di legalizzazioni, che permetta di mettere in regola un’abitazione pagando una multa. Altrimenti molti casi resteranno bloccati.
Quando un proprietario ha tutti i documenti necessari, come procede la riqualificazione energetica? Quali difficoltà si incontrano e quali sono i costi?
Non è facile destreggiarsi tra progettazione e coordinazione dei lavori. Per questo vogliamo offrire un team di persone al servizio dei cittadini. Tanti temono di perdere tempo e si sentono presi in giro quando per qualche cavillo, o perché non hanno fatto la domanda in tempo, non riescono ad ottenere i finanziamenti pubblici. Dal punto di vista finanziario, è difficile indicare un importo, perché dipende dalla superficie dell’immobile, dai materiali che si usano, dal tipo di lavori che si vogliono fare e dallo stato di partenza dell’edificio. La sovvenzione è comunque sempre di un massimo del 60%, a meno che l’immobile non sia stato danneggiato dal terremoto, in qual caso si sale all’80% della spesa sostenuta. La gente è pronta a investire, ma i prezzi sono saliti e per nessuno la situazione è ideale. Gli anziani aspettano che siano i giovani a occuparsene, ma questi ultimi spesso non ne hanno i mezzi. Sono discorsi che sentiamo tutti i giorni.
In che rapporti siete con il comune di Križevci?
I giornalisti spesso pensano che siamo un ufficio del comune. Ma non è così! Siamo una cooperativa cittadina che si finanzia tramite i suoi progetti. Il rapporto col comune è comunque ottimo. Abbiamo iniziato a collaborare assieme nel progetto “Future Cities of South East Europe” e da allora siamo costantemente in contatto. Segnaliamo loro eventuali bandi utili e loro fanno altrettanto.
Al governo croato invece cosa vi sentite di chiedere?
Bisognerebbe migliorare i regolamenti che disciplinano le cooperative. C’è una direttiva europea sulle comunità energetiche , bisognerebbe guardare a cosa si fa altrove in Europa e mettere mano alle nostre leggi. Oggi la situazione in Croazia è poco chiara, la cooperativa è spesso inquadrata come un’impresa, il che svantaggia i suoi membri. Inoltre siamo indietro per quanto riguarda i trasferimenti di energia e gli investimenti cittadini in questo settore.
Quali sono i vostri progetti per l’avvenire?
Stiamo lavorando alla costruzione di una centrale fotovoltaica da circa 50KW. È un progetto che permetterebbe ai nostri cittadini di diventare membri e di investire. Vogliamo che la gente veda che si può avere un ritorno anche economico grazie alle energie rinnovabili. Nel 2021 abbiamo poi lanciato un piccolo festival attorno al concetto di sostenibilità e contiamo di portarlo avanti. Infine, siamo impegnate su diversi progetti, tra cui un Interreg dove collaboriamo con altri dodici partner. È molto importante per noi lavorare a livello regionale e condividere questa nostra storia positiva.
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Energy4Future" cofinanziato dall’Unione europea (Ue). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Energy4Future"
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