Martin Galvanetto 6 settembre 2022
In centro a Zagabria - © Finn stock/Shutterstock

Il più recente paese membro dell’Unione europea si prepara a ricevere i fondi delle politiche di coesione europee 2021-2027, per investimenti nel sociale, nella coesione territoriale, nella transizione ecologica, fino al rinnovo della rete ferroviaria

Ci sono volute tre stesure e due rinvii dei programmi operativi all’Unione europea da parte di Zagabria - e le speranze iniziali  per 14,4 miliardi di euro si sono concretizzate in 9 miliardi di fondi per investimenti - ma la Croazia ora potrà finalmente contare su un'importante iniezione di risorse per l’avvio di nuovi programmi per la coesione europea e la sua transizione digitale e ecologica.

La Croazia, che aveva inviato la sua prima bozza di programmi alla Commissione nel giugno 2021, ora conta di seguire la strada dei precedenti finanziamenti del periodo 2014-2020, che hanno portato il paese balcanico - entrato nell’Unione europea nel 2013 - ad importanti investimenti per lo sviluppo economico e sociale, tra cui spicca la realizzazione del ponte di Pelješac. D’altronde le risorse della coesione rappresentano cifre importanti per l’economia croata. Lo ha sottolineato anche la commissaria Ue per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira: “Dall’accesso della Croazia nell’Unione europea, le politiche di coesione hanno investito nello sviluppo del paese l’equivalente del 4% del GDP croato”.

In questo nuovo piano finanziario la Commissione europea contribuirà per l’85% ai finanziamenti dei progetti previsti, che saranno suddivisi per aree. I programmi che riceveranno le cifre più cospicue sono quelli dedicati alla transizione ecologica: 2,56 miliardi verranno destinati alle politiche verdi quali migliorare l’efficienza energetica del paese, aumentare l’uso delle energie rinnovabili - con l’obiettivo del 60% di energia da fonti rinnovabili per il 2030 - migliorare l’economia circolare, la resilienza climatica e la biodiversità.

A seguire, l’European Regional and Development Fund (ERDF) e l’European Social Fund Plus (ESF+) che insieme metteranno a disposizione quasi 2,5 miliardi di euro per migliorare la qualità dell’occupazione, competenze, educazione, sanità e servizi sociali della Croazia; con particolare riguardo alle categorie più sensibili, quali donne, giovani e i gruppi vulnerabili. L’ ERDF aggiungerà altri 1,7 miliardi per una maggiore competitività, internazionalizzazione e digitalizzazione delle piccole e medie imprese del paese.

Altri finanziamenti includono un miliardo per la mobilità; in particolare questo settore include importanti miglioramenti per la rete ferroviaria del paese, uno degli obiettivi prioritari per Zagabria. Altri settori interessati saranno lo sviluppo delle regioni più povere, a cui verrà destinato mezzo miliardo. L’European Maritime, Fisheries and Aquaculture Fund metterà a disposizione 244 milioni per pesca e acquacoltura sostenibili, protezione dell’ecosistema, biodiversità e comunità di pescatori. Infine il Just Transition Fund (JTF) consentirà l’uso di 179 milioni di euro per mitigare i possibili effetti negativi su economia e occupazione dovuti alla transizione ecologica.

 

Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"

 

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