I programmi di riqualificazione ed efficientamento energetico nel settore edilizio sono cruciali per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 voluto dalla Commissione europea. Se ne è discusso la scorsa primavera durante la "Settimana europea delle macroregioni 2022"
La primavera scorsa si è svolta la terza edizione della Settimana delle Strategie Macroregionali dell’Unione Europea (EU MRS WEEK) volta a favorire il coordinamento e lo scambio di buone pratiche tra le 4 strategie macroregionali (EUSBSR, EUSDR, EUSAIR, EUSALP) e a promuovere il dialogo tra diversi portatori d’interesse, tra cui istituzioni europee, organizzazioni della società civile, rappresentanti del mondo accademico e della ricerca e singoli cittadini.
All’insegna del motto ‘coinvolgere, rafforzare ed evolvere’, per cinque giorni (7-11 marzo 2022) si sono susseguiti incontri pubblici concentrati attorno a tre temi principali: giovani, innovazione sociale e agenda verde.
Per la prima volta nel programma sono state incluse delle sessioni speciali durante le quali i portatori di interesse hanno potuto condividere le proprie esperienze ed esempi di buone pratiche legate ai tre temi sopra citati. Tra queste iniziative, la sessione ‘Fostering the renovation wave in the Danube and Adriatic-Ionian macro-regions’, organizzata su iniziativa della Macroregione del Danubio (EUSDR) e del Danube Strategy Point (DSP) è stata dedicata al tema della neutralità climatica, con particolare attenzione ai programmi di riqualificazione edilizia per l’efficientamento energetico.
Croazia e Slovacchia: condivisione di esperienze tra macroregioni
Durante la sessione sono stati presentati esempi concreti di programmi nazionali per la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli edifici in due paesi, Slovacchia e Croazia, membri rispettivamente di EUSDR e EUSAIR, con l’intento di condividere esperienze e buone pratiche.
“Il settore edilizio è cruciale quando si parla di consumo dell’energia ed efficientamento energetico” ha sottolineato Vesna Bukarica dell’Istituto per l’energia croato: “Negli ultimi anni in Croazia il consumo di energia è aumentato costantemente e più del 40% del consumo finale è stato assorbito proprio da questo settore”.
La nuova strategia per l’efficientamento energetico adottata dal governo croato nel 2020, che mira ad aumentare il tasso di riqualificazione edilizia a livello nazionale, prevede di sostenere progetti in grado produrre un risparmio energetico di circa il 50%.
Dal punto di vista delle politiche, l’interesse principale è di ottenere finanziamenti adeguati: “Per raggiungere gli obiettivi della strategia nazionale e i target di neutralità climatica entro il 2050 in linea con il pacchetto 'Fit for 55' della Commissione europea sono necessari ingenti investimenti per favorire la riqualificazione edilizia sotto il profilo del consumo energetico sostenibile” ha evidenziato Bukarica.
Per far ciò gli investimenti pubblici sono essenziali: “A livello europeo, i meccanismi finanziari più importanti sono da un lato il Recovery and Resilience Plan e i fondi strutturali e di investimento europeo (ESIF), mentre a livello nazionale i progetti verranno finanziati soprattutto attraverso il fondo per l’efficienza energetica istituito dal governo croato nel 2003”.
“Senza finanziamenti non è possibile parlare di riqualificazione energetica, e anche per la Slovacchia il Recovery and Resilience Plan e i fondi strutturali saranno di centrale importanza”, ha aggiunto Jan Magyar, project manager presso l’Agenzia per l'innovazione e l'energia slovacca (SIEA), sottolineando anche che, accanto ai fondi, un elemento necessario per l’attuazione dei programmi è la presenza di personale qualificato e altamente specializzato: “Per questo, la SIEA dedica parte del suo programma di lavoro alla formazione di specialisti attraverso una piattaforma online per la condivisione di informazioni, strategie e metodi utili per l’attuazione delle misure di riqualificazione ed efficientamento energetico”.
Per far sì che i programmi di riqualificazione energetica raggiungano gli obiettivi prefissati, è altresì importante che i cittadini siano non solo sensibilizzati sul tema, ma anche e soprattutto informati sui programmi stessi. “Per questo abbiamo attuato, grazie a fondi europei, il progetto 'Live by energy' il cui obiettivo principale è di aumentare il livello di conoscenza e sensibilizzazione della popolazione rispetto ai temi dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili fornendo consulenza gratuita al settore pubblico, alle famiglie e ai giovani” ha spiegato Magyar.
Speranza e buone pratiche dall’Ucraina
Non tutti i paesi che partecipano alle strategie macroregionali sono paesi membri dell’Ue. EUSAIR, ad esempio, è l’unica strategia macroregionale che coinvolge più paesi extra-Ue del sud-est Europa rispetto ai paesi membri.
La strategia europea per la macroregione del Danubio coinvolge, oltre a Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia, anche Moldavia e Ucraina, due paesi inclusi nel programma di partenariato orientale dell’Ue. Presentando una ricerca svolta per il ministero dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca sulla performance energetica del settore edilizio dei paesi della regione del Danubio, Jiří Karásek, consulente del Centro per l’efficienza energetica di Praga (SEVEn) ha riconosciuto che “i paesi non membri offrono buone pratiche che possono essere di ispirazione e modello anche per i membri dell’Ue".
Secondo lo studio, l’Ucraina avrebbe raggiunto uno tra i più alti livelli di riduzione del consumo di energia tra i paesi della regione del Danubio. Lo ha confermato Alex Bycool, esperto in efficienza energetica del ministero per lo Sviluppo ucraino, in collegamento direttamente dal paese: “Parlare di efficienza energetica chiaramente non è la nostra priorità, ora non posso più occuparmi di questioni legate all’energia, devo impegnarmi per fornire aiuti umanitari alla mia popolazione. Essere qui con voi oggi mi permette però di rivivere un momento di vita normale e spero di poter tornare a discutere di politica energetica e di buone pratiche insieme a voi molto presto”.
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"
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