Un dettaglio del manifesto della 32esima edizione del Trieste Film Festival

Un dettaglio del manifesto della 32esima edizione del Trieste Film Festival

Dal prossimo 21 al 30 gennaio, tutto online, la 32esima edizione del Trieste Film Festival. Il premio Eastern Star Award sarà assegnato a Miki Manojlović. Per il sesto anno consecutivo verrà consegnato, ad uno dei dieci documentari in concorso, il premio OBC Transeuropa

11/01/2021 -  Nicola Falcinella

Sarà “Underground” di Emir Kusturica il film d'apertura del 32° Trieste Film Festival che si svolgerà online, per le note ragioni sanitarie, su Mymovies.it dal 21 al 30 gennaio. Un film simbolo (e controverso) vincitore della Palma d'oro a Cannes nel 1995, visionaria allegoria della storia della Jugoslavia. Nell'occasione sarà assegnato a Miki Manojlović, protagonista del film insieme a Lazar Ristovski, l'Eastern Star Award, da alcuni anni assegnato a personalità del cinema che hanno gettato un ponte tra Est e Ovest (Irène Jacob, Monica Bellucci, Milcho Manchevski, Rade Šerbedžija, Kasia Smutniak). Un attore che ha alle spalle una carriera cinquantennale collaborando con tanti registi jugoslavi, legandosi in particolare a Kusturica e Goran Paskaljević, e lavorando pure all'estero e in Italia, con Giuliano Montaldo ne “I demoni di San Pietroburgo”. Sul sito www.triestefilmfestival.it sono già disponibili le informazioni per gli accrediti per la manifestazione e alcune anticipazioni sul programma.

Tra i lungometraggi in concorso spicca l'intenso dramma familiare on the road “Otac - Father” del serbo Srdan Golubović, Premio del pubblico nella sezione Panorama della Berlinale, uno dei film europei più importanti dell'annata 2020. Il regista belgradese ha anche ricevuto in ottobre il premio Darko Bratina a Gorizia e Nova Gorica con una personale completa. Ci sono poi due film kosovari, entrambi tra Kosovo e Germania: “Exil” di Visar Morina, passato al Sundance, vincitore a Sarajevo e candidato all'Oscar; “Andromeda Galaxy” di More Raça, con un padre disposto a tutto pur di garantire un futuro migliore alla figlia. Dalla sempre interessante Georgia arriva “Beginning” di Dea Kulumbegashvili, selezionato a Cannes e vincitore a San Sebastian, storia di una donna, Yana, moglie del leader di una comunità di Testimoni di Geova attaccata da un gruppo estremista. Ancora ci sono il lituano “In the Dusk” di Šarūnas Bartas e il polacco Sweat di Magnus von Horn.

Tra i documentari in concorso, il romeno “Acasă - My Home” di Radu Ciorniciuc, premiato al Sundance, e “Nails in My Brain” dell'azero Hilal Baydarov, un viaggio tra le rovine di una casa d'infanzia, una riflessione sulla memoria e sul cinema in un eterno ritorno alle stesse domande e gli stessi ricordi.

La sezione Art&Sound dedicata alla musica e all'arte comprende “Antigone - How Dare We!” di Jani Sever, con il filosofo sloveno Slavoj Žižek che rilegge il mito dell'eroina tragica, e “Homecoming – Marina Abramović and Her Children” di Boris Miljković sulla vita, e il “ritorno a casa”, di una delle più influenti protagoniste dell'arte contemporanea.

I titoli in programma saranno disponibili su MYmovies per 72 ore a partire dalla prima proiezione, accompagnati da contenuti speciali e incontri.

Intanto sulla piattaforma è disponibile Trieste Film Festival in Tour, una selezione di sei film dalla scorsa edizione. Si tratta di tre opere di fiction – il bulgaro “Cat In The Wall” di Vesela Kazakova e Mina Mileva, il lettone “Oleg” di Juris Kursietis e lo slovacco “Let There Be Light” di Marko Skop – e tre documentari - l'ungherese “The Euphoria of Being” di Réka Szabó, l'italiano “La Bufera - Cronache di ordinaria corruzione” di Marco Ferrari e il polacco “Marek Edelman… and there was Love in the Ghetto” di Jolanta Dylewska in collaborazione con Andrzej Wajda.


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