Un paese immaginario... con l'Istria inclusa

17 luglio 2013

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Ove si parla di un film del 1959 con Adriano Celentano e di un frasario italiano-georgiano pubblicato nel 2006.

I ragazzi del Juke Box è un musicarello del 1959, con regia di Lucio Fulci e un giovanissimo Adriano Celentano come protagonista (nel cast, anche Fred Buscaglione e Tony Dallara).

Il film inizia con una voce narrante che contestualizza la vicenda situandola in un "paese immaginario" di nome “Festivalia”. Il paese tanto immaginario non sembra, visto che la mappa che passa sullo schermo ha la forma dello stivale che tutti conosciamo e si fa chiaro riferimento a città come Roma, Milano e Sanremo... ma è abbastanza "immaginario" da concedersi qualche libertà sul confine orientale. Nella mappa, anche se molto sommaria, si nota chiaramente un lembo di terra che va ben oltre Trieste, forse alludendo alla zona B del “Territorio libero di Trieste” (v. mappa del confine 1947-1954 - per approfondimenti, visita A est ovest ), benché in particolare in seguito al memorandum di Londra del 1954 quel territorio fosse saldamente controllato dalla Jugoslavia.

Tra i produttori, probabilmente nessuno se ne è accorto o ci ha badato troppo, visto che il film era dedicato a un pubblico giovane, ampio e non ambiva certo a sollevare discussioni politiche.

Mi è ritornato in mente questo aspetto curioso della scena iniziale de I ragazzi del Juke box quando ho ritrovato a casa tra i miei libri un frasario italiano-georgiano, pubblicato a Tbilisi nel 2006. Il paese rappresentato in copertina è del tutto riconoscibile e per niente immaginario. Anche in questo caso, però, il confine orientale non è certo quello demarcato nel 1975 dal trattato di Osimo.