Mitrovica nord, elezioni ripetute
18 novembre 2013
Tranquilla e senza incidenti la ripetizione del voto per l'elezione del sindaco di Mitrovica nord. Affluenza poco superiore al 22 percento. Eventuale ballottaggio il 1° dicembre
A urne chiuse a Mitrovica, nel nord del Kosovo a maggioranza serba, autorità locali e rappresentanti delle missioni internazionali mostrano soddisfazione per l’assenza di scontri e l’affluenza “elevata”. Nei seggi aperti nella giornata di domenica hanno votato in 5.231, pari al 22,3% dei 22.700 elettori. La ripetizione della tornata elettorale a Mitrovica si è resa necessaria dopo che le elezioni comunali, tenutesi in tutto il Kosovo lo scorso 3 novembre, erano state annullate per irregolarità nei soli seggi della città.
Il capo della missione Osce in Kosovo, Jean-Claude Schlumberg, ha mostrato apprezzamento per la regolarità delle operazioni a Mitrovica Nord: “Sono molto soddisfatto per il fatto che non ci sono stati incidenti e che le votazioni sono state tranquille. Tutte le forze di sicurezza, la polizia kosovara, Eulex e la Kfor, così come le forze politiche impegnate nella campagna elettorale, hanno contribuito a creare un clima pacifico”.
Il fatto che le operazioni elettorali si siano svolte in soli tre seggi, ha consentito un maggiore spiegamento di forze di sicurezza in grado di tenere lontani teppisti ed estremisti, ma secondo Aleksandar Vulin, ministro serbo per le questioni del Kosovo, il merito è anche degli abitanti di Mitrovica Nord che sono andati a votare perché “hanno capito che le elezioni sono l’unica soluzione”.
Nonostante il clima di tranquillità, la presidente della Commissione elettorale centrale, Valdete Daka, ha annunciato che lo spoglio delle schede non si terrà a Mitrovica, ma nel centro per lo scrutinio di Kosovo Polje, secondo quanto concordato tra la Commissione e l’Osce. I risultati non si sapranno prima della tarda serata.
I candidati in lizza per la poltrona di sindaco sono Krstimir Pantić della lista Srpska, l’ex sottosegretario serbo per le questioni del Kosovo Oliver Ivanović, Agim Deva del Partito democratico, Dimitrije Janićijević del Partito liberale e l’indipendente Adrijana Hodžić.
L’esito di queste elezioni è un passaggio fondamentale per verificare la tenuta dell’accordo tra Pristina e Belgrado e la possibile integrazione delle municipalità del nord. Le forze ultranazionaliste serbe, contrarie all’accordo tra Belgrado e Pristina, hanno invece contestato la consultazione e fatto diversi appelli per il boicottaggio.
Lo scorso 3 novembre, mentre si votava in tutto il paese, alcuni gruppi di ultranazionalisti a volto coperto avevano attaccato i seggi, picchiato alcuni elettori e distrutto le urne, rendendo il voto nullo. Inoltre, alcuni attivisti avevano filmato e minacciato gli elettori mentre andavano ai seggi. Dopo l’annullamento, le votazioni erano state riprogrammate per domenica scorsa. L’eventuale ballottaggio si terrà l’1 dicembre.