Crisi politica, il Commissario UE Hahn torna in Macedonia. Mentre continua la crisi dei profughi
12 gennaio 2016
Il Commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn tornerà a Skopje questo venerdì 15 gennaio, dove incontrerà tutti i partiti politici coinvolti nell'accordo di Pržino che l'UE aveva aiutato a mediare la scorsa estate per uscire dalla crisi politica che bloccava il paese. La visita di Hahn è preceduta da una missione di vari deputati europei (Eduard Kukan, Ivo Vajgl, Richard Howitt).
Hahn aveva scritto prima di capodanno ai leader dei quattro principali partiti politici macedoni, annunciando la propria visita, volta a rivedere la laboriosa attuazione dell'accordo politico, che aveva permesso il ritorno in aula dell'opposizione dopo un anno di boicottaggio dei lavori parlamentari, l'ingresso di varie personalità dell'opposizione come ministri, la modifica della legge elettorale e la nomina di un Procuratore Speciale per investigare sullo scandalo intercettazioni.
Secondo gli accordi, il mese di gennaio dovrebbe vedere le dimissioni del premier Nikola Gruevski e il voto di fiducia ad un nuovo governo di unità nazionale, che porti il paese ad elezioni anticipate in aprile. Gruevski ha confermato che rispetterà l'impegno a dimettersi, ma già fioccano le speculazioni sul nome del prossimo premier, che sarà comunque espressione del partito conservatore di maggioranza VMRO-DPMNE. Il leader del partito socialdemocratico d'opposizione SDSM, Zoran Zaev, ha invece di nuovo proposto di rimandare la data delle elezioni fino a fine estate. Pesano anche i sondaggi, che vedono il SDSM restare comunque indietro rispetto al partito al governo. Il VMRO insiste che la tenuta delle elezioni è una parte necessaria dell'accordo politico.
Nel frattempo, nonostante le gelide temperature, continua nel paese l'emergenza umanitaria legata al transito dei profughi dal Medio Oriente. Organizzazioni umanitarie come Solidarités denunciano le condizioni a cui sono costretti i profughi bloccati al confine, che dormono all'addiaccio a temperature sottozero. Domenica 10 gennaio circa 30 rifugiati dall'Iran e dall'Iraq, in viaggio dalla Grecia verso l'Europa occidentale, sono stati salvati dalla morte per asfissia all'interno di un camion non lontano da Skopje. Anche la Macedonia sta pensando di costruire un muro al confine meridionale con la Grecia, nella speranza di gestire il flusso di persone.