Con la guerra in Ucraina, il porto fluviale di Giurgiulești nella Repubblica Moldova sta diventando un'infrastruttura sempre più strategica sul fiume Danubio. Ecco perché la Romania sta tentando di acquisirne il controllo, per aumentare la sua influenza economica nella regione
Il governo romeno ha confermato l'intenzione di acquistare il controllo del porto di Giurgiulești dalla Repubblica di Moldova, unico porto del paese confinante. L'avvio dei negoziati con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) è stato approvato dall’esecutivo di Bucarest alla fine del mese scorso in un memorandum. Lo stato romeno non è l’unico che aspira ad acquisire il porto.
L'acquisizione del porto di Giurgiulești da parte di Bucarest porterebbe ad un significativo rafforzamento dell'infrastruttura portuale della Romania ed aumenterebbe la sua influenza economica nella regione, con un chiaro vantaggio strategico nell'attuale contesto di incertezze geopolitiche nel Mar Nero.
Il memorandum sottoscritto riguarda all'avvio di negoziati con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), in vista dell’acquisizione da parte dello stato rumeno, attraverso una società commerciale sotto l'autorità del ministero dei trasporti e delle infrastrutture, delle azioni della Danube Logistics SRL detenute dalla stessa BERS nel porto internazionale franco di Giurgiulești. Il porto nel sud del paese è l'unico nella Repubblica di Moldova accessibile alle navi marittime.
Già un anno fa il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu aveva annunciato l’interesse dello stato romeno per il porto di Giurgiulești. “Uno degli snodi più importanti per la ricostruzione dell'Ucraina, dopo la fine della guerra, sarà la Romania. E la Romania questa volta deve essere logisticamente preparata per questo hub”, aveva dichiarato Ciolacu , aggiungendo poi che "Dobbiamo renderci conto che il porto di Costanza è strategico in questo momento. Non so cosa succederà a Odessa”.
Il potenziale dell’unico porto della Repubblica Moldova
Il porto internazionale franco di Giurgiulești (PILG) si trova a 133,8 chilometri dal Mar Nero, sul fiume Danubio. Il porto fluviale è un nodo logistico di importanza strategica, che offre a gli importatori ed esportatori servizi di trasbordo e stoccaggio, con accesso ad una infrastruttura di trasporto trimodale.
Giurgiulești si trova sul settore marittimo del fiume Danubio, con una profondità dell’acqua fino a sette metri che consente l'ormeggio di navi fluviali e marittime. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, il volume delle merci trasbordate attraverso il porto di Giurgiulesti è aumentato in modo significativo, ammontando a circa 5,6 milioni di tonnellate.
“I trasbordi di merci hanno superato i 2,6 milioni di tonnellate, toccando i limiti delle capacità del porto. Il complesso portuale di Giurgiulești è diventato più attraente per gli operatori economici locali, soprattutto dopo che le aree portuali di Odessa e Reni sono diventate bersaglio degli attacchi russi”, ha affermato per la sezione moldava di Radio Europa Libera Igor Zaharia, direttore dell'Agenzia navale moldava.
Giurgiulești si trova quindi oggi in una posizione strategica, ai confini della Repubblica di Moldova con Romania e Ucraina. “Grazie all’accesso diretto al Mar Nero tramite navi marittime e ai paesi situati lungo il Danubio tramite chiatte fluviali, nonché all’accesso ai collegamenti ferroviari verso i paesi dell’ex CSI e i paesi membri dell’Unione Europea, Giurgiulești si sta trasformando in un centro logistico di grande importanza per l'intera regione", come si può leggere nella homepage del sito del porto.
Secondo l'accordo firmato, i vari investitori nel porto hanno assunto i seguenti obblighi: la Danube Logistics SRL, di rinnovare il porto, la Bemol Retail, di costruire una rete di stazioni di servizio e la Bemol Refinery, di costruire una raffineria di petrolio.
Il 7 maggio 2021 la BERS ha acquisito il 100% del capitale della Danube Logistics, l'operatore del porto di Giurgiulești. Il governo di Chișinău ha accettato di affittare 120 ettari alla Danube Logistics per 99 anni in cambio un pagamento annuo simbolico di mille dollari, scrive la stampa moldava. L’esecutivo moldavo si impegna poi a riabilitare le infrastrutture stradali, ferroviarie, la rete elettrica, il gasdotto, ecc.
La Danube Logisistics non ha però confermato l’informazione relativa ai mille dollari annuali filtrata attraverso la stampa, e ha precisato che il costo reale è confidenziale.
Secondo l’emittente PRO-TV Chișinău, il porto di Giurgiulești è diventato oggetto di una controversia tra diverse società e banche internazionali, che hanno prestato questa attività. Il porto è oggi amministrato dalla BERS, ma in passato, per quasi due decenni, è passato tra le mani di società azere, olandesi, austriache, società offshore di Cipro, delle Bahamas, nota la stessa fonte.
La storia del porto Giurgiulești, nell’ultimo quarto di secolo, è quindi piuttosto tortuosa, ricca di conflitti, acquisizioni controverse e contenziosi nei tribunali di Olanda, Gran Bretagna e Repubblica di Moldova.
La posizione della Repubblica di Moldova
Il primo ministro moldavo Dorin Recean ha confermato l’esistenza di negoziati con il governo di Bucarest sull'intenzione della Romania di acquistare il porto di Giurgiulești. "Siamo ora nella fase di analisi delle opportunità", ha dichiarato Recean.
Il premier moldavo ha aggiunto che la BERS è in trattative con diversi potenziali investitori, tra cui quelli provenienti da Romania, Turchia, Paesi Bassi e Danimarca (la stampa romena aggiunge due ulteriori potenziali acquirenti, miliardari bulgari).
Le autorità di Chișinău vogliono fare chiarezza: “A Giurgiulești operano due entità infrastrutturali portuali: il Porto Franco Internazionale di Giurgiulesti (PILG) che appartiene alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e il Porto statale che è di proprietà dello Stato. Non si discute della vendita del porto statale”, ha precisato il portavoce del governo moldavo.
Dal suo canto, la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, ha commentato l'intenzione della Romania di acquistare il porto di Giurgiulești. “Ci sono ancora dei punti da chiarire. È una lunga storia. La decisione spetta alla BERS", ha dichiarato il capo dello stato.
Tra litigi e vari casi di corruzione invocati nel passato, il valore strategico del porto aumenta da un giorno ad altro, e la Romania, “portavoce” degli interessi della Repubblica di Moldova nell’UE e in altre organizzazioni internazionali a cui Chișinău aspira, non vorrebbe perdere l’occasione di amministrare un obiettivo importante nel trasporto delle merci nella regione.
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