Dopo numerosi dibattiti e slittamenti, e nonostante i difficili rapporti diplomatici dovuti al riconoscimento del Kosovo, il 21 novembre Serbia e Montenegro si sono finalmente accordati sulla doppia cittadinanza. Una questione che vede coinvolti numerosi cittadini dei due paesi
I gruppi di lavoro del Montenegro e della Serbia, guidati dai rispettivi ministri degli Interni Jusuf Kalamperović e Ivica Dačić, hanno raggiunto, lo scorso 21 novembre, un accordo sulla doppia cittadinanza tra i due paesi. Secondo l'accordo, i cittadini che hanno già due passaporti e la doppia cittadinanza, ottenuta prima della firma dell'accordo, potranno continuare a mantenerla.
Secondo quanto confermato da Svetozar Ðurović, vice ministro degli Interni del Montenegro, l'accordo raggiunto tra i due stati entrerà in vigore entro la fine dell'anno. Inoltre Ðurović ha spiegato che da parte dal governo montenegrino si è trattato di un compromesso, perché il Montenegro prevede la doppia cittadinanza soltanto come eccezione e la sua posizione iniziale era che l'eccezione sarebbe stata applicata soltanto ai cittadini che avevano ottenuto la doppia cittadinanza prima del 3 giugno 2006, quando il Montenegro ha dichiarato l'indipendenza dalla Serbia.
Dunque la doppia cittadinanza non sarà la regola, perché secondo la restrittiva legge montenegrina, per avere la cittadinanza del Montenegro bisogna rinunciare a quella dell'altro stato di appartenenza. "In un prossimo futuro, dopo la firma bilaterale dell'accordo, non sarà tollerata la doppia cittadinanza, e si applicherà la legge nazionale" ha spiegato Ðurović.
Secondo la proposta presentata dal Montenegro, potranno inoltre ottenere la doppia cittadinanza i cittadini che sono sposati con un montenegrino da almeno 5 anni, così come i figli di matrimoni misti. Per i cittadini stranieri, le cose sono diverse: possono ottenere la cittadinanza montenegrina soltanto se rifiutano quella dell'altro paese.
Il ministro degli Interni serbo, Ivica Dačić, considera il documento un passo importante a vantaggio dei cittadini di entrambi i paesi e ritiene che entro la fine dell'anno potranno essere firmati gli accordi tra Serbia e Montenegro relativi alla doppia cittadinanza. Dačić ha ricordato che il Montenegro ha una posizione restrittiva su questa questione, mentre la Serbia ha una posizione più aperta visto che garantisce la cittadinanza a tutti i serbi che risiedono oltre i confini del paese.
Alcuni giornalisti hanno chiesto a Dačić quanto hanno influito le trattative sulla doppia cittadinanza sulla decisione del Montenegro di riconoscere il Kosovo come stato indipendente (Politika, 21 novembre). Il ministro degli Interni serbo ha spiegato che i rapporti diplomatici sono entrati in crisi dopo il riconoscimento del Kosovo e dopo l'espulsione dell'ambasciatrice montenegrina, ma che la Serbia non farà nessun passo a svantaggio dei cittadini serbi. "Il governo della Serbia ha deciso di continuare le trattative con il Montenegro, perché il tema è di importanza vitale per i cittadini di entrambi i paesi" ha ribadito Dačić.
La Serbia ha già regolato la questione della doppia cittadinanza con la Croazia e con la Bosnia Erzegovina, mentre il Montenegro lo farà dopo aver firmato l'accordo con la Serbia.
I negoziati tra i due paesi sono iniziati il primo ottobre a Belgrado e da allora si sono tenuti altri tre incontri, ma soltanto il 21 novembre è stato raggiunto l'accordo. Entrambe le parti avevano avanzato diverse richieste che impedivano il raggiungimento dell'accordo.
Il ministro montenegrino dell'Interno Jusuf Kalamperović aveva sostenuto che la questione del regolamento della doppia cittadinanza è arrivata in un momento delicato per il Montenegro, il quale si aspetta l'abolizione dei visti da parte dell'Unione europea. Esiste il rischio che il rilascio di un gran numero di passaporti possa influire sulle raccomandazioni per il regolamento del regime dei visti con l'Ue. Kalamperović aveva sottolineato che la questione diverrà irrilevante quando saranno aboliti sia alla Serbia che al Montenegro i visti per i paesi dell'Unione europea (Glas Srbije 1 ottobre).
Dal canto suo, Ivica Dačić aveva sottolineato che nonostante oggi si viva in due stati separati è opinione generale di tutti i cittadini che i legami fra la Serbia e il Montenegro sono basati sull'amicizia e che esistono profondi legami storici tra i due paesi. Dačić ha dichiarato: "Noi consideriamo la doppia cittadinanza come uno dei diritti fondamentali e questo è in armonia con le raccomandazioni dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ma comprendiamo anche la preoccupazione del Montenegro visto che un gran numero di cittadini di questi due paesi ha profondi legami storici e familiari, e il Montenegro teme che questo possa alterare il loro numero di cittadini" aggiungendo che, forse, a volte esiste anche il timore che ciò possa destabilizzare la situazione politica interna (Tanjug, 8 ottobre).
L'accordo bilaterale sulla doppia cittadinanza, raggiunto il 21 novembre scorso finalmente sposta l'attenzione sui cittadini, nonostante i rapporti diplomatici tra i due paesi siano in difficoltà a causa del riconoscimento del Kosovo. Per entrambi gli stati l'accordo rappresenta un passo importante e un obbligo per entrambe le parti di giungere ad un testo firmato, visto che un gran numero di cittadini è interessato, per ragioni emotive, familiari o d'affari, che la questione si risolva al più presto.
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