L'attuale primo ministro Milo Đukanović, a capo del Partito democratico dei socialisti DPS, si è aggiudicato, alle elezioni politiche tenutesi sabato scorso 36 degli 81 seggi del parlamento a disposizione.

E' comunque ancora da verificare se riuscirà a formare un governo di coalizione. Decisive saranno le scelte post-elettorali dei partiti delle minoranze etniche.

Sono le settime elezioni politiche di fila che il DPS si afferma come primo partito in Montenegro.

Deluse le aspettative delle opposizioni di arrivare ad un cambio di maggioranza nel paese. I due contendenti principali, l'alleanza di partiti vicini a posizioni pro-russe, il Fronte democratico, ha ottenuto 18 seggi mentre la coalizione più vicina a posizioni civiche, denominata Ključ, ha ottenuto 10 seggi.

Sulle elezioni ha gettato un'ombra l'arresto dell'ex Comandante di Gendarmeria serbo Bratislav Dikić assieme ad altri 20 ex paramilitari. Secondo la procura montenegrina vi è un fondato sospetto che mirassero ad un'azione di terrorismo legata alla tornata elettorale.

Da parte serba si è affermato di non essere a conoscenza di nulla rispetto agli arresti effettuati su suolo montenegrino.

Numerose organizzazioni di osservazione elettorale hanno riscontrato gravi irregolarità nelle procedure di voto e l'ong MANS ha reso noto di aver sporto denuncia presso la Procura speciale per il crimine organizzato per “violazioni di diritto al voto”.

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