A seguito della recente pubblicazione di un nostro articolo sui rapporti tra Italia e Montenegro, riguardante in particolare il settore energetico e le attività della compagnia A2A, pubblichiamo alcune osservazioni pervenuteci dall’ufficio “Comunicazione e Relazioni Esterne – Media Relations” di quest'ultima
Milano, 14/04/2011
Gentile Direttore,
in merito all’articolo “Montenegro e Italia ad alta tensione”, firmato da Mustafa Canka e pubblicato l’11/04/2011 sul sito internet www.balcanicaucaso.org, desideriamo fornire, alcuni elementi che possano contribuire a rendere più chiaro e dettagliato il quadro delle informazioni destinate ai Suoi lettori:
1) nelle prime righe dell’articolo si lascia intendere che dopo l’ingresso di A2A nel capitale dell’azienda elettrica del Montenegro EPCG, il rispetto di “determinate condizioni” avrebbe garantito il via libera alle concessioni per la realizzazione di quattro centrali idroelettriche sul fiume Morača.
A tal riguardo, vogliamo precisare che non esiste alcuna relazione tra il contratto stipulato dal Governo del Montenegro e A2A per la compravendita di EPCG (concluso nel settembre 2009) e la gara in corso per le concessioni delle centrali sul fiume Morača.
2) Nella seconda parte del testo si fa capire che A2A non avrebbe rispettato alcune condizioni previste dal contratto stipulato tra A2A stessa e il Governo del Montenegro, in particolare l’ammontare dell’utile della società EPCG. Anche in questo caso l’informazione non è corretta in quanto l’utile rispetta i parametri richiesti dal contratto in essere.
Certi di aver contribuito a delineare una informazione più puntuale in merito alla presenza del Gruppo A2A in Montenegro e in attesa di veder pubblicata questa lettera, porgiamo cordiali saluti e restiamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Comunicazione e Relazioni Esterne – Media Relations
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