© Iurii Dzivinskyi/Shutterstock

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Dal 14 al 25 maggio si terrà la 77° edizione del Film Festival di Cannes. In concorso il romeno “Trei kilometri pana la capatul lumii – Tre chilometri alla fine del mondo” di Emanuel Parvu. Ambientato nel Delta del Danubio, affronta la scoperta di sé da parte di un adolescente gay in una società chiusa e tradizionale

13/05/2024 -  Nicola Falcinella

È il festival di cinema cui tutti sognano di partecipare con un film o di sfilare sul celebre tappeto rosso. Anche se, per i comuni mortali, è già complicato vedere dei film o riuscire a scattare delle fotografie alle celebrità in arrivo. Ogni anno a maggio torna il Festival di Cannes con i suoi film, il suo fascino e le sue resse. La 77° edizione, in programma fino al 25 maggio, è quella del ritorno alla normalità dopo quelle condizionate dalla pandemia, con tanti grandi personaggi, a cominciare dalle Palme onorarie che saranno consegnate a George Lucas, Meryl Streep e all’intero Studio Ghibli per aver ridefinito, da Hayao Miyazaki in là, l’animazione contemporanea.

Per l’apertura martedì ci sarà la nuova commedia surreale del prolifico regista e musicista francese Quentin Dupieux “Le deuxième acte” con Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel.

Per l’Italia torna in competizione Paolo Sorrentino con “Parthenope”, che sulla Croisette ha presentato quasi tutti i suoi lungometraggi. Il regista premio Oscar per “La grande bellezza” omaggia la sua città raccontando la vita di Partenope dal 1950 a oggi, attraverso il legame con Napoli e Capri: nel ricco cast ci sono Isabella Ferrari, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri e Stefania Sandrelli. Sempre in concorso per la Palma “Marcello mio”, originale omaggio a Marcello Mastroianni firmato da Christophe Honoré con la partecipazione di Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve.

Il cinema balcanico sarà rappresentato in concorso dal romeno “Trei kilometri pana la capatul lumii – Tre chilometri alla fine del mondo” di Emanuel Parvu con Laura Vasiliu, Adrian Titieni e Bogdan Dumitrache. È il terzo lungometraggio dell’attore e regista dopo “Meda sau Partea nu prea fericita a lucrurilor” (2017) e “Marocco” (2021): ambientato nel Delta del Danubio, affronta la scoperta di sé da parte di un adolescente gay in una società chiusa e tradizionale.

Ancora ci sono “Limonov – The Ballad” del russo dissidente Kirill Serebrennikov (da ricordare per “Parola di Dio” del 2016, e “Summer” del 2018) e la produzione internazionale “Kinds of Kindness” del greco Yorgos Lanthimos (“Povere creature!”) ancora con Emma Stone, che uscirà nelle sale nelle settimane successive.

Nella sezione parallela Un certain regard da segnalare l’esordio registico dell’attrice greca Ariane Labed, che è moglie di Lanthimos, con “September Says”, un dramma familiare che si sviluppa durante una vacanza in Irlanda. In più c’è “The Shameless” del bulgaro Konstantin Bojanov, noto per “Avé” (2011) e “Light Thereafter” (2017). Siamo in India e Renuka, dopo aver ucciso un poliziotto in un bordello di Delhi, si rifugia nel nord, in una comunità di lavoratrici del sesso dove inizia una relazione con la diciassettenne Devika.

Spicca tra le proiezioni speciali “The Invasion” dell’ucraino Sergei Loznitsa (“Donbass”, “Austerlitz”, “My Joy – Schaste moe”), che dieci anni dopo il documentario “Maidan”, torna a raccontare la situazione del suo Paese, mostrando la resistenza e la lotta del popolo ucraino contro l’invasione russa. Altra proiezione speciale è “Nasty” del romeno Tudor Giurgiu sul celebre tennista Ilie Nastase colto in un anno, il 1972, fondamentale nella sua carriera con la vittoria agli US Open e le finali a Wimbledon e in Coppa Davis. In veste di testimoni ci sono anche il compagno di gioco e poi manager Ion Tiriac e il rivale Jimmy Connors.

Tra i cortometraggi in gara sono stati selezionati il croato “L’homme qui ne se taisait pas” di Nebojša Slijepčević e il kosovaro “Rruges – En route” di Samir Karahoda, che già fu il primo rappresentante del Kosovo in gara a Cannes con in precedente “Pa vend”.

Mentre le prestigiose sezioni indipendenti Quinzaine des cinéastes e Semaine de la critique non hanno incluso nessun film dal sud-est Europa, Acid presenta “Kyuka – Before Summer’s End” del greco Kostis Charamountanis, coproduzione tra Grecia e Macedonia.


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