Nuovo scontro in Romania tra il premier Ponta e il presidente Băsescu. Oggetto del contendere? La campagna elettorale per le europee
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La Corte costituzionale della Romania dovrà decidere, il prossimo 21 maggio, se il Presidente possa o meno impegnarsi nella campagna elettorale. Richiesta in tal senso è stata effettuata dal governo che il 7 maggio scorso ha inviato una nota alla Consulta denunciando che il presidente Traian Băsescu “ripetutamente in eventi pubblici ha esternato il suo appoggio a una determinata formazione politica...dicendo che avrebbe votato per quest'ultima e pubblicizzandone il simbolo”.
Negli ultimi giorni il presidente Băsescu ha dichiarato apertamente di sostenere per le elezioni previste per il 25 maggio il partito Movimento civico, formazione di centro-destra. Il presidente ha inoltre postato sui social-network una foto che lo ritrae con indosso una maglietta del movimento.
“Le mie azioni non sono incostituzionali. A mio avviso il presidente è sostenuto da una determinata area politica e rimane in contatto con quest'ultima per promuoverne il programma”, ha dichiarato Băsescu in risposta alle critiche ricevute.
Il Movimento civico è di recente formazione ed è nato da un scissione all'interno del Partito democratico liberale, PDL, di cui era a capo lo stesso Băsescu prima di divenire presidente.
Il presidente della Corte costituzionale Augustin Zegrean ha dichiarato chela Corte costituzionale affronterà la questione nei tempi minimi previsti dalla legge.
Certo è che a due settimana dal voto in Romania le elezioni europee sembrano più un test in vista delle elezioni presidenziali che si terranno a fine anno piuttosto che un'occasione per confrontarsi su temi e questioni di rilevanza europea.
Tutto questo potrebbe tramutarsi in un forte astensionismo. Non una novità in Romania: lo scorso appuntamento elettorale si sono recati infatti alle urne il 27% degli aventi diritto a fronte di una media europea del 43%.
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