Addio a Jovanka Broz
21 ottobre 2013
E' morta ieri a 89 anni Jovanka Broz, vedova del presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito.
Misteriosa, regina, intelligente, partigiana. Vedova del più potente uomo di questa regione. La più famosa donna della Jugoslavia socialista. Sono alcuni degli aggettivi e delle definizioni usate dalla stampa della regione nel commemorare la morte di Jovanka Broz, da 33 anni vedova di Josip Broz Tito.
Dal mese di agosto ricoverata in ospedale in Serbia, l’ottantanovenne Jovanka Broz era malata da tempo e da anni viveva in uno stato di isolamento. Era il 2009 quando i ministri Ivica Dačić e Rasim Ljajić le fecero visita nella villa di Dedinje, a Belgrado, per portarle i documenti personali, carta d’identità e passaporto, trent’anni dopo che le erano stati portati via e che era stata obbligata a spostarsi nella villa statale, lasciata poi in totale stato di abbandono.
In quell'occasione la vedova di Tito ringraziò i ministri e sorridendo disse: “Sono molto contenta, ora posso viaggiare”. Ed è proprio a seguito di quella visita che l’opinione pubblica è venuta a sapere delle condizioni in cui ha trascorso gli ultimi anni di vita Jovanka Broz. Poco incline a farsi vedere in pubblico, il peggioramento della salute la ha riportata alla ribalta dei media di tutta la regione. Da agosto molti giornali, dal Vardar al Triglav, hanno seguito la sua vicenda, conclusasi domenica mattina 20 ottobre alle 11.45 all’ospedale di Belgrado.
Aveva conosciuto Tito durante l’offensiva tedesca su Drvar nel 1944. Si sposarono nel 1952 e rimasero insieme fino alla morte del presidente della Jugoslavia 4 maggio 1980. Prima di morire Jovanka Broz ha chiesto di essere sepolta nella Casa dei fiori (Kuća Cvijeća) sulla collina di Dedinje, accanto a Tito.