Il muro turco
11 novembre 2013
Cadeva nel novembre del 1989 il muro di Berlino, ma di muri da quel crollo ne sono stati eretti molti, l'ultimo in Turchia dove, proprio in questi giorni, è iniziata la costruzione di una barriera alta due metri sovrastata da filo spinato che correrà lungo l'esteso confine con la Siria (900km) e, secondo Ankara, eviterà infiltrazioni di contrabbandieri e miliziani.
La costruzione è cominciata nella cittadina di Nusaybin, nel sudest turco a maggioranza curda, a 10 chilometri dalla città siriana di Al Qamishli abitata anch'essa prevalentemente da curdi. Secondo la popolazione della zona, la chiusura del confine porterebbe a dividere il popolo curdo e causerebbe un disastro umanitario. Al popolo siriano, duramente provato dalla guerra civile, non arriverebbero più i rifornimenti alimentari e i medicinali. Molti cittadini di Nusaybin non potrebbero più vedere i propri familiari che vivono oltre confine.
Immediata è stata la reazione del filo-curdo Partito della democrazia e della pace (Bdp) e Ayşe Gökkan, sindaco di Nusaybin, ha iniziato il 30 ottobre uno sciopero della fame dichiarando “Come il muro di Berlino, questo muro diventerà una macchia nella storia dell’umanità”. La protesta condotta fino al 7 novembre da Ayşe Gökkan , ha avviato, secondo l'agenzia di stampa curda Fırat News Agency (ANF), una serie di trattative tra ministri e attivisti volte alla sospensione della costruzione del muro.
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