La Fnsi raccoglie l’invito alla mobilitazione, arrivato direttamente dal carcere turco, di Gabriele Del Grande, che da questa sera ha deciso di iniziare uno sciopero della fame. E rilancia l’appello alle istituzioni di "porre con raddoppiata energia la richiesta della sua liberazione"
La Federazione nazionale della stampa italiana raccoglie l’invito alla mobilitazione, arrivato direttamente dal carcere turco, di Gabriele Del Grande, che da questa sera ha deciso di iniziare uno sciopero della fame.
"Come abbiamo fatto sin dal primo momento, chiediamo con ancora più forza alle autorità italiane di porre con raddoppiata energia la richiesta di liberazione di Gabriele Del Grande, fermato solo e soltanto per aver tentato di svolgere il suo mestiere. Ma evidentemente il libero esercizio del diritto di cronaca in Turchia non è più consentito, né ai giornalisti turchi, circa 150 in galera, né a chiunque altro", affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
"Domani – proseguono –, in occasione del Congresso straordinario di riforma statutaria, chiederemo ai 312 delegati di aderire all’appello, di rilanciarlo in tutti i modi possibili e di illuminare sino alla sua liberazione la vicenda di Gabriele Del Grande. La Fnsi conferma, quindi, con ancora più convinzione la manifestazione organizzata per il 2 maggio, vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa, nel corso della quale saranno letti i nomi dei giornalisti, turchi e non solo, attualmente in carcere in Turchia".
La sessione statutaria del Congresso , in programma oggi a Roma, si aprirà con l’appello alle istituzioni italiane ed europee per chiedere la liberazione di Gabriele Del Grande e con l’annuncio della manifestazione contro il bavaglio turco che si terrà martedì 2 maggio, alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa.