Bosnia: brucia il campo per migranti Lipa, in centinaia per strada
23 dicembre 2020
Crisi umanitaria nel Cantone di Una Sana senza soluzione. Centinaia di migranti vengono sfollati dall’accampamento di Lipa, a 30 km da Bihać, e mentre bruciano le tende alcuni gruppi di cittadini stanno preparando presidi per evitarne l’arrivo in città.
Nulla è valsa la dura lettera inviata dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa alle autorità bosniache, in cui denunciava la catastrofe umanitaria in corso in Bosnia Erzegovina, in specifico nel Cantone Una Sana, e chiedeva immediati interventi per assicurare un’accoglienza degna per i 3000 migranti, rifugiati e richiedenti asilo rimasti all’addiaccio.
Tra questi i 1500 accolti sotto la tendopoli temporanea Lipa, a 30 km da Bihać non adatta ai mesi invernali. Un accampamento che, come altri campi di transito in Bosnia, è sotto la gestione dell'International Organization for Migration (IOM) BiH, ma la cui costruzione o adattamento rimane in capo alle autorità del paese.
Il Consiglio dei ministri bosniaco, forse anche grazie alle pressioni arrivate da parte Ue, aveva deciso la riapertura del campo Bira, che era stato chiuso a fine settembre per decisione unilaterale dal Cantone Una Sana e dal Comune di Bihać. Ma le autorità locali si sono opposte.
Il governo ha poi decretato la trasformazione di Lipa in campo ufficiale. Decisione in seguito alla quale le autorità locali avrebbero dovuto far partire subito i lavori di adattamento, per assicurare acqua corrente, allacciamenti elettrici, riscaldamento e alloggi decenti. Ma Cantone e municipalità si sono opposte anche a questa decisione arrivata da Sarajevo, proseguendo a dichiarare che non accetteranno più sul proprio territorio campi per rifugiati vicini alle zone urbane.
Accanto all'opposizione del Cantone Una Sana e della municipalità di Bihać, si è aggiunta quella di gruppi di cittadini che ieri, 22 dicembre, hanno presidiato l’ingresso del campo Bira per bloccare e rimandare indietro i minibus di migranti in arrivo da Lipa, trasporto che era stato deciso dal Ministero della sicurezza BiH.
L’epilogo, purtroppo, era prevedibile. IOM ha deciso di chiudere stamattina il campo di Lipa. Migliaia di persone sono ora per strada e i tendoni stanno bruciando, come risulta dal video da noi ricevuto dal campo. Una situazione che ha spinto Peter Van Der Auweraert - capo di IOM in Bosnia Erzegovina - ad arrivare poco fa a Lipa mentre è in corso, come scrivono i media locali , una riunione di emergenza del Consiglio del Cantone di Una Sana. Nessuno sa come evolverà l'escalation in corso, che viene seguita in tempo reale e in video da media locali e altri soggetti, come Fikro Boss Team su Facebook.