È in corso in questi giorni, fino al 18 maggio a Trieste la mostra "Forrest, cartoline di mancasa" di Opher Thomson, artista e regista inglese, che vive e lavora in Italia. Nell'esposizione, fotografie scattate lungo varie rotte migratorie attraverso l'Europa, che raccontano quanto il significato di casa stia cambiando per tutti noi.
Mercoledì 10 aprile il Parlamento europeo ha approvato i testi legislativi che riformano la politica europea sulla migrazione e l'asilo. Il Nuovo Patto viene considerato da attivisti e organizzazioni che si occupano di migrazione come una pagina buia e vergognosa della politica europea dell’asilo, nonché il fallimento della solidarietà europea.
Il 15 febbraio in Senato, con 93 voti favorevoli e 61 contrari, è stato approvato definitivamente il ddl di convalida del protocollo stipulato tra il primo ministro albanese Edi Rama e la sua omologa Giorgia Meloni a Roma lo scorso novembre, in base al quale l’Italia creerà a proprie spese centri di “accoglienza” per migranti e procedure di rimpatrio in Albania. Secondo Amnesty, una ratifica "vergognosa e pericolosa".
Nel 2022, secondo il Comitato Helsinki bulgaro, sul confine bulgaro-turco sono stati registrati almeno 5270 “push-back”, respingimenti illegali di migranti che tentavano di entrare in Bulgaria dalla vicina Turchia.
La Commissione europea vuole rafforzare i controlli al confine terrestre tra Bulgaria e Turchia con l'uso di droni. "Possiamo rafforzare le capacità di gestione del confine", ha dichiarato mercoledì primo febbraio la presidente della Commissione europea Von der Leyen agli eurodeputati. "Possiamo fornire infrastrutture e attrezzature come droni, radar e altri mezzi di sorveglianza".
“I trafficanti [di persone] hanno dichiarato guerra alla Bulgaria, e noi risponderemo con ogni mezzo a nostra disposizione”. Con questa dura presa di posizione Ivan Demerdzhiev, ministro degli Interni nell’attuale governo tecnico bulgaro, ha commentato l’incidente che giovedì scorso ha portato alla morte di due agenti di polizia a Burgas, sulla costa del mar Nero.
“Sono arrivati stamattina alle sette i primi cittadini afghani che attendevamo da giorni. Sono 121 e li abbiamo trasferiti in strutture alberghiere a Durazzo”. Così ci informa Bruno Prifti, coordinatore in Albania dell’organizzazione italiana Vento di Terra, dopo giorni di attesa snervante.
Con un appello pubblicato sulla propria pagina Facebook, Info Kolpa - iniziativa della società civile con sede a Lubiana e uno dei membri principali del Border Violence Monitoring Network - si unisce ai tanti appelli internazionali e chiede al governo di concedere subito la protezione internazionale ai profughi afghani.
Gli accordi Ue-Turchia vanno applicati e Ankara deve permettere il ritorno sul proprio territorio dei migranti arrivati in Grecia ed a cui è stato negato il diritto d'asilo. Tra questi vi sono i cittadini siriani, per i quali la Turchia viene considerata “paese sicuro”.
Il 22 marzo, alle 3 del mattino, un camion con targa della Serbia si è ribaltato sull’autostrada A3 Belgrado-Zagabria nei pressi di Okučani in Croazia. Nel tir vi erano nascosti 24 cittadini siriani, tra i quali anche dei minori. Quattro sono morti, 19 sono rimasti feriti, sei sono in gravi condizioni.
In molti paesi ad alto reddito, i lavoratori immigrati, uomini e donne, rappresentano una quota significativa della forza lavoro e contribuiscono in modo importante alla società e all’economia, tuttavia guadagnano quasi il 13% in meno rispetto ai lavoratori nazionali e questo divario si sta allargando.
94.000 euro spesi in una sola notte, per una cena in un ristorante. A pagare il conto Frontex, agenzia europea per il controllo dei confini terrestri e marittimi dell'Unione europea. È avvenuto nel 2015 a Varsavia nell'ambito di un evento di una giornata promosso da quell'anno sino al 2019 denominato “European Border and Coast Guard Day ” descritto da Frontex come “un'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche”.
Crisi umanitaria nel Cantone di Una Sana senza soluzione. Centinaia di migranti vengono sfollati dall’accampamento di Lipa, a 30 km da Bihać, e mentre bruciano le tende alcuni gruppi di cittadini stanno preparando presidi per evitarne l’arrivo in città.
L'incendio che ha devastato il campo migranti di Moria, sull'isola di Lesbo, nella notte tra lunedì e martedì, ha riportato drammaticamente alla luce il fallimento della politica migratoria dell'Unione europea.
Selma Musić scomparve nel 1995 durante la presa di Srebrenica, all’età di 7 anni. Il 12 luglio, la madre era a Potočari davanti alla base dei Caschi blu, in cerca di salvezza assieme a centinaia di altri civili. Con quattro figli piccoli in mezzo alla folla perse di vista Selma. Per 25 anni non ne seppe più nulla, fino all’apparizione di una foto nel 2019, scattata in territorio libero nel Cantone di Tuzla. Ora emerge un’altra prova, trovata da Tv Živinice.
Un gommone, con 26 persone a bordo, si avvicina alle coste dell'isola di Samo in Grecia, dopo aver lasciato la Turchia. Mentre la sagoma dell'isola si fa sempre più marcata all'orizzonte, ecco comparire una motovedetta della Guardia costiera greca.
Immobilità politica e stagnazione economica sono i due fattori che spingono la popolazione della Bosnia Erzegovina ad andarsene. Si tratta di un trend diffuso in buona parte dei paesi della regione. In Bosnia la dinamica va a sommarsi ai precedenti esodi causati dalla guerra.
“Le probabilità che questi natanti respinti corrano il rischio di un naufragio sono altissime, ma non ci sarà nessuno che potrà raccontare l'agonia e la morte in mare di uomini, donne, bambini. Solo i pescatori ti vengono a dire, quando ne hanno voglia, che il mare ormai è fiorito di cadaveri, tanto per rubare un verso a Eschilo.” Sono parole di Andrea Camilleri, il grande scrittore al quale ieri è stato dato l’ultimo saluto, nel cimitero acattolico di Roma. Si direbbe scritte di recente, invece risalgono a 14 anni fa.
Lo scorso 6 settembre 22 europarlamentari avevano presentato un'interrogazione rivolta alla Commissione europea sulla drammatica situazione dei migranti presenti sul territorio bosniaco e sulle violenze perpetrate dalla polizia croata. La risposta è arrivata due giorni fa.
È stato sottoscritto oggi a Marrakech, in Marocco, il Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration (GCM), documento non vincolante voluto dalle Nazioni Unite per gestire i processi migratori, dal livello locale a quello globale.
Decine di migranti sono rimasti feriti ieri sera a Mitilene, sull'isola greca di Lesbo, dopo essere stati attaccati da estremisti di destra, che si sono scontrati anche con le forze di polizia, trasformando la cittadina in un vero e proprio campo di battaglia.
Nonostante la crescente influenza dei movimenti e dei partiti razzisti in Europa, nel complesso la xenofobia non è in aumento nelle città europee. Anzi, tra il 2009 e il 2015 l’atteggiamento dei cittadini nei confronti degli stranieri è migliorato nella media - anche se esistono eccezioni e controtendenze notevoli (e non va dimenticato che i contesti urbani sono spesso più aperti rispetto alle altre zone).
Sette settimane in mare, rinchiusi in cabina, in un viaggio di andata e ritorno senza fine tra le coste della Turchia e quelle dell'Ucraina. Pensavano di essersi imbarcati da Istanbul su un traghetto diretto in Romania i dodici migranti ora reclusi sul traghetto “Kaunas Seaways”. La nave, invece, opera sulla rotta che collega la megalopoli sul Bosforo a Odessa, in Ucraina.
Ai confini esterni dell'Unione europea, alla frontiera tra Bulgaria e Turchia, gruppi di autoproclamanti “difensori dell'Europa” pattugliano i boschi alla ricerca di migranti che tentano di entrare nel paese, per poi proseguire lungo la “rotta balcanica” verso i paesi ricchi dell'UE.
Nell'ambito della 28esima edizione del Trieste Film Festival, sabato 28 gennaio è stato assegnato il Premio OBC Transeuropa per il miglior documentario all'opera del regista bulgaro Tonislav Hristov.
Due episodi drammatici hanno segnato la Giornata mondiale dei migranti - 18 dicembre - in Serbia e Croazia. Vicende che destano forte preoccupazione per la situazione dei migranti nella regione.
Il dossier "Cooperazione Italia", pubblicato da Openpolis e Oxfam nei giorni scorsi, esamina l’andamento dei fondi destinati dall’Italia all’aiuto pubblico allo sviluppo (ODA).
Si chiama “EU Border and Coast Guard Agency” la nuova agenzia europea per il rafforzamento del controllo dei confini comuni europei, approvata lo scorso luglio dal parlamento europeo su proposta della Commissione.
“Il destino dell'Unione europea non si decide a Bruxelles, ma sulla frontiera bulgaro-turca”. Questo il messaggio lanciato dai premier di Bulgaria e Ungheria, Boyko Borisov e Viktor Orbán, che ieri hanno visitato congiuntamente il confine bulgaro-turco, ispezionando la barriera anti-migranti attualmente in fase di completamento.
Tra i 250 e i 400 profughi passano ogni giorno, in cerca di aiuto, dal centro di assistenza ai rifugiati Miksalište. Distrutto il 27 aprile, il centro ha riaperto le sue porte il 1° giugno. Appena in tempo, perché il numero di rifugiati in arrivo a Belgrado continua ad aumentare.