Media in Kosovo, nuova bomba contro l'emittente pubblica RTK

30 agosto 2016

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Una bomba è esplosa domenica sera nelle vicinanze dell'abitazione di Mentor Shala, direttore della Radio-televisione del Kosovo (RTK). E' il secondo attacco all'emittente pubblica kosovara dopo che la scorsa settimana era avvenuta un'esplosione nei pressi della sede della televisione.

“L'esplosione è stata molto forte ed ha tremato tutto il quartiere. Ero a casa con la mia famiglia. Per fortuna nessuno è risultato ferito”, ha dichiarato lo stesso Shala.

Le associazioni dei giornalisti, le istituzioni ed i partiti del Kosovo hanno unanimemente condannato l'avvenuto. L'ufficio di rappresentanza Ue in Kosovo ha espresso “inquietudine rispetto all'ondata di violenze in Kosovo, ogni giorno più grave. Facciamo appello alle istituzioni ed ai politici affinché contribuiscano a diminuire le tensioni in atto”.

L'attacco al direttore di RTK avviene mentre governo ed opposizione si stanno duramente scontrando sull'accordo di demarcazione delle frontiere tra Kosovo e Montenegro. La maggioranza ha difficoltà a raggiungere i voti necessari a far passare l'accordo in parlamento mentre il principale partito d'opposizione, Vetëvendosje, ha invitato i cittadini a protestare per strada.

Anche altri due partiti dell'opposizione, AAK e Nisma, s’oppongono alla formulazione attuale dell'accordo.

Per l'attacco è arrivata una rivendicazione via internet, ritenuta poco credibile, da parte di una sedicente organizzazione Rugovasit (dal nome delle montagne della Val Rugova, tra Kosovo e Montenegro). Nella rivendicazione si chiedono le dimissioni di Mentor Shala “a causa della propaganda pro-governativa sulla questione della demarcazione dei confini”.

La direzione di RTK ha invece indirettamente accusato Vetëvendosje e il suo “linguaggio dell'odio”. Il partito però ha risposto condannando l'accaduto: “Le bombe non contribuiscono alla nostra causa e non abbiamo mai agito di notte, senza la presenza dei media. E' la direzione di RTK a dover giustificare la sparizione di milioni di euro e la trasformazione di RTK nell'ufficio stampa del governo”.

Link: Le Courrier des Balkans

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto