Lo scorso 15 dicembre il Consiglio europeo ha finalmente deciso di accogliere le raccomandazioni della Commissione europea e di concedere lo status di paese candidato alla Bosnia Erzegovina. Decisione che, secondo molti analisti, non comporterà grandi cambiamenti né vantaggi per i cittadini e l’economia della BiH. La strada verso l’UE è ancora tutta in salita
La crisi tra Belgrado e Pristina si è intensificata nelle ultime settimane nel nord del Kosovo con attacchi armati, arresti, erezione di barricate e la richiesta del presidente serbo Vučić di far tornare l'esercito e la polizia serbi in Kosovo dopo 23 anni
Un recente rapporto della Missione OSCE in Bosnia Erzegovina evidenzia i ritardi nell'attuazione della strategia per il perseguimento dei crimini di guerra. Il rischio è che i processi - ostaggio delle tensioni politiche interne - si protraggano per anni
Il 12 dicembre scorso è mancata Latinka Perović, storica e politica serba, una delle più strenue voci critiche delle politiche nazionaliste degli anni Novanta. La ricordiamo con questa biografia pubblicata dal portale Peščanik
Nonostante i tentativi di mantenere vivi i negoziati di pace tra Armenia e Azerbaijan, la situazione sta precipitando. Baku, con un atto di forza che rischia di creare una situazione umanitaria insostenibile, ha tagliato il collegamento tra Armenia e Nagorno Karabakh
Con Emilia Șercan, giornalista investigativa e docente all'Università di Bucarest, abbiamo esplorato lo stato dell'arte del giornalismo romeno e riflettuto sul fenomeno del plagio in un paese in cui la corruzione è ancora dilagante
Che cosa spinse il grande scrittore Meša Selimović a scrivere il suo più celebre romanzo "Il derviscio e la morte"? Lo spiega lo stesso scrittore in questo frammento inedito in Italia tratto dai suoi "Ricordi"
E' a causa di un portolano che Fabio Fiori arriva a Sitia, la città più orientale della costa nord di Creta. Continua il nostro viaggio a puntate attraverso l'isola greca
Una nuova legge sui servizi sociali in Serbia prevede la raccolta di una vasta quantità di dati personali dei beneficiari, per analizzarli con un algoritmo. L’obiettivo dichiarato è migliorare la distribuzione delle risorse, ma oltre 22 mila persone hanno già perso il sussidio, senza sapere perché
La crisi globale dell’energia ha messo allo scoperto tutte le difficoltà della Macedonia del Nord, col suo sistema di produzione limitato e obsoleto. Rinnovarlo e metterlo al passo coi tempi è una delle principali sfide per il futuro del paese
Un'indagine di un pool di polizie interazionali ha portato a decifrare messaggi criptati da gruppi di criminali in tutto il mondo. Con conseguenze anche in Bosnia Erzegovina: decine gli arresti
Un accordo largamente osannato tra Baku e Bruxelles aveva lo scopo di liberare l'Europa dal gas russo. Ma se ora è l'Azerbaijan a importare gas russo per rispettare gli impegni presi nei confronti dell'Ue?
Carceri sovraffollate, carenza di personale, scarse attività per i detenuti, ma soprattutto il perpetrarsi all’interno del carcere di modelli di criminalità e violenza. Un report del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti Disumani e Degradanti
Il primo ministro sloveno Robert Golob starebbe dimostrando di avere le stesse mire di controllo del suo predecessore Janez Janša. A farne le spese stavolta è la ministra dell'Interno Tatjana Bobnar che, dopo aver denunciato pressioni politiche sulla polizia da parte del premier, ha deciso di dimettersi
In Bosnia Erzegovina due giovani attiviste impegnate per la difesa dei fiumi sono state colpite da una serie di querele temerarie (SLAPP) intentate dall’azienda belga Green Invest BUK s.r.l. In questa intervista i dettagli della vicenda
Il vertice annuale tra i 27 paesi Ue e i Balcani occidentali era fortemente simbolico: nel mezzo della guerra in Ucraina, si trattava di rafforzare i legami che erano stati indeboliti da troppe promesse non mantenute. L'UE ha tirato fuori il libretto degli assegni e ha ricordato ai partecipanti che l'integrazione è l'unica opzione per garantire la democrazia. Ma nessun vero passo in avanti
Quest'anno, rispetto all'anno scorso, 20.000 persone in meno hanno lasciato l'Armenia per lavorare in Russia. Anche il numero di lavoratori migranti che partono per la Russia dalla Georgia è leggermente diminuito. La ragione principale è la guerra