I macedoni, allo specchio di un sondaggio Eurobarometro, si scoprono meno fiduciosi nell'Unione europea. Un calo del 6% in 12 mesi, che nel Paese ha creato sconcerto. Si discute sulla fine della grande illusione. Ma per alcuni è un bagno di realismo inevitabile. E forse benefico
In Macedonia itinerari ambientali e culturali attrezzati potrebbero fare da volano all'economia locale. Ma il turismo alternativo non decolla. Perché milioni sono stati investiti in spot tv all'estero, ma non in strade e offerta turistica. Spunta però a sorpresa la clientela nazionale, che si appassiona al b&b e riscopre i fine settimana all'aperto
La Commissione europea ha richiamato il governo macedone al rispetto della libertà di stampa, fondamento della democrazia. Ma Skopje sembra discendere la china, nel segno delle intimidazioni ai media. E i giornalisti critici vengono minacciati in diretta tv
Risto Karajkov ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca presso l’Università di Bologna, con una tesi di ricerca sull'aiuto estero ai Balcani dal 1990 al 2005. Ha maturato oltre dieci anni di esperienza in organizzazioni internazionali e della società civile nei Balcani. Attualmente lavora come analista free lance e consulente, collaborando con numerosi media e think tank. È ricercatore associato della John Hopkins University di Bologna e del World Institute for Development Economics Research of the United Nations University (UNU-WIDER) di Helsinki. È inoltre corrispondente da Skopje di Osservatorio Balcani e Caucaso dal 2004.
A questo punto del dibattito, vorrei richiamare i partecipanti su un punto centrale.
Uno degli argomenti più citati da diplomatici Ue e analisti è che “alla fine sta agli stessi Paesi dei Balcani occidentali, ai loro meriti” rendere più breve o più lungo il loro tragitto per l’Europa. Ma non è sempre vero...
La Macedonia è il Paese dei Balcani occidentali che da più tempo ha intrapreso il cammino europeo. Ben prima della Croazia. Ma ora che il traguardo della ventottesima stella Ue si allontana di qualche anno anche per Zagabria, a Skopje sfumano le speranze di vedersi attribuita una data certa. Anche il Consiglio europeo di metà giugno tacerà. E per i macedoni è attesa a tempo indefinito
Scontri armati tra polizia e miliziani albanesi al confine con il Kosovo riaccendono la tensione in Macedonia. Una replica fin troppo esatta degli episodi scatenanti della guerra del 2001. Chi ha interesse a tenere Skopje col fiato sospeso?
Rappresentano una componente particolarmente dinamica della società civile macedone. Sono le coalizioni ecologiste. Alcune battaglie a tutela dell'ambiente hanno portato a crescente partecipazione dei cittadini e ad una maggior attenzione da parte di autorità locali e nazionali sui temi ambientali
Nella vicina Macedonia, la tempesta su Atene produce strane rimozioni. Censura soft della notizia sui media, le autorità ostentano sicurezza, preoccupazione contenuta anche tra le migliaia di occupati in aziende elleniche. E non manca chi specula sul cambio euro-dollaro. Fino a quando?
Dopo anni di attesa il governo macedone ha proposto una bozza di legge anti-discriminazione. Ma rispetto alle bozze circolate in precedenza salta ogni riferimento alle discriminazioni sull'orientamento sessuale. Il dibattito nel paese
Sviluppo economico? Cooperazione allo sviluppo? Nei Balcani i due ambiti s'intersecano sempre più. In Macedonia per promuovere le giovani aziende si tenta per la prima volta la strada degli incubatori d'impresa. Una sfida assunta da realtà no-profit. Un'intervista
Quello che sembrava un esodo di massa da Serbia e Macedonia verso l'Unione europea, grazie alla liberalizzazione del regime dei visti, si è rivelata una truffa in grande stile. False agenzie di viaggio trasportavano migranti verso Bruxelles in cambio di poche centinaia di euro
Pieno fermento urbanistico nel centro della capitale macedone Skopje. Entro il 2014 il governo vuole rivoluzionarne l'aspetto. Nuovi edifici in stile barocco e neoclassico. Molte le critiche e il paese si divide, su base rigorosamente religiosa ed etnica
Tutela dell'ambiente, sviluppo sostenibile e due ONG italiane al lavoro nel più grande parco nazionale della Macedonia. Il racconto del nostro corrispondente dal lago di Mavrovo
Dopo la vittoria del PASOK alle ultime elezioni greche, Atene e Skopje sembrano aver ricominciato a comunicare tra loro. Niente però fa sperare che la questione del nome sia vicina alla sua conclusione. Le speranze sono oggi legate ad un maggior coinvolgimento diretto dell'Ue
In Macedonia la questione delle "morti bianche" e degli infortuni sul lavoro occupa poco spazio nel dibattito pubblico. Questo non significa però che il problema non esista, anche se né le istituzioni né i sindacati riescono a riportarlo in cima all'agenda politica del paese
Arrivano in Macedonia i tanto attesi fondi europei per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ma agricoltori e istituzioni potrebbero non essere pronti. Un'analisi
Un vecchio proverbio balcanico recita: "Chi canta non pensa male". Queste parole sono diventate il credo civile e politico dei "Razpeani Skopjani", gruppo di giovani attivisti di Skopje, che protestano... cantando. Un modo originale di dire la propria, che raccoglie crescenti consensi
Per la Commissione europea la Macedonia è pronta ai negoziati di adesione all'UE, ma deve risolvere la disputa sul nome con la Grecia. Tra Skopje e Atene qualche segnale positivo, come l'incontro tra Gruevski e Papandreou, ma al prossimo Consiglio Europeo ci si aspetta una fumata nera
La ripresa dei negoziati con l'UE, i rapporti fra Macedonia e istituzioni internazionali, la cooperazione regionale. Intervista a Jana Lazanovska, Responsabile progetti presso l'Istituto Eurobalkan di Skopje
"Nigdje, Niotkuda" di Bekim Sejranović, romanzo autobiografico sulla solitudine del crescere. Dall'infanzia in Bosnia, allo spostamento in Croazia, l'esilio in Norvegia e il tentativo fallito di tornare nella sua terra. Nostra intervista con l'autore, vincitore del premio "Meša Selimović"