Si e' concluso con un segnale positivo il convegno internazionale sullo sviluppo di cooperazioni nelle aree montane di Europa Sudorientale e Caucaso, che ha visto riuniti in questi giorni a Bolzano i rappresentanti dei ministeri dell'ambiente e degli affari esteri di tutti i paesi interessati (Macedonia, Bosnia, Serbia, Albania, Bulgaria, Croazia e Romania, Armenia, Iran, Georgia, Turchia, Azerbaijan e Russia)
Fonte: Ansa Balcani
Nell'incontro, organizzato dall'Accademia Europea su incarico dell'UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) e con il contributo del Ministero Italiano dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, sono stati definiti i primi passi verso la creazione di nuove convenzioni che favoriscano la tutela e lo sviluppo sostenibile del patrimonio montano mondiale. ''Questo incontro - spiega Harald Egerer, responsabile dell'UNEP- ha confermato l'esistenza di un interesse globale verso nuove forme di cooperazione per lo sviluppo e la tutela della montagna''.
Dopo la Convenzione delle Alpi, che sta gia' mettendo in atto misure concrete di attuazione, e quella dei Carpazi, che entrera' in vigore ufficialmente a gennaio 2006, si sono ora mossi i primi passi per altre due importanti convenzioni nei Balcani e nel Caucaso. Ma non e' tutto, come rivela Egerer ''Anche le regioni delle Ande e dell'Himalaya stanno mostrando interesse verso lo sviluppo di queste convenzioni''. Importante il ruolo di riferimento e di consulente scientifico riconosciuto all'EURAC che, quale sede operativa distaccata e sede diplomatica del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi, ha seguito sin dall'inizio l'evolversi e il maturarsi delle convenzioni. ''La stretta collaborazione con l'UNEP e con il Ministero dell'Ambiente - afferma Stephan Ortner, Direttore dell'EURAC - ha portato Bolzano e l'EURAC al centro di importanti negoziati internazionali''. Tutti i paesi coinvolti nelle trattative hanno espressamente richiesto il sostegno dell'UNEP, del Ministero dell'Ambiente e dell'EURAC affinche' si giunga nel piu' breve tempo possibile alla creazione di cooperazioni che promuovano lo sviluppo e la tutela di regioni montane che, fondamentali per lo sviluppo ambientale, socio-economico e culturale delle varie nazioni, sono pero' minacciate da problemi legati all'inquinamento, alla poverta' e alla mancanza di risorse economiche e di infrastrutture sufficienti.
''L'istituzione della Giornata Internazionale della Montagna nel 2002 - ha affermato Schlingemann, Direttore dell'UNEP - ha dato un forte impulso alla nascita di queste cooperazioni. Data la loro particolare situazione ecologica, economica e anche politica, di confine tra diversi stati, le regioni montane sono aree molto fragili e lo sviluppo sostenibile di queste regioni ha assunto un'importanza cruciale.''