E' partito in Albania un progetto promosso da Cooperazione italiana dedicato ad attività di studio e di sensibilizzazione presso la comunità rom che vive nei pressi di Sharra. Il progetto è correlato agli interventi di potenziamento e messa in sicurezza della discarica di Sharra, dove vive una comunità rom che si sostiene attraverso l'attività di raccolta, differenziazione e vendita dei rifiuti
Fonte: Cooperazione Italiana allo sviluppo in Albania
E' partito il progetto “Realizzazione di attività di studio e sensibilizzazione presso la comunità rom di Sharra”, finanziato dalla Cooperazione Italiana in Albania, in collaborazione con la Municipalità di Tirana e con la partecipazione di tre ONG albanesi (ARSIS, FBSH e FIDA). L’iniziativa è correlata agli interventi di potenziamento e messa in sicurezza della discarica di Sharra, un importante progetto che la Cooperazione italiana porta avanti dal 2007 in collaborazione con il Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti e la Municipalità di Tirana e che mira alla riduzione del rischio ambientale e sanitario derivante dall’inadeguata gestione del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi nella capitale albanese. Il progetto si rivolge alla comunità rom che vive e lavora nei pressi di Sharra, la cui principale, se non unica forma di sostentamento è legata alla raccolta, differenziazione e vendita dei rifiuti della discarica.
Tale attività è realizzata senza alcuna organizzazione, coinvolgendo direttamente e indiscriminatamente uomini, donne e bambini e in assenza di precauzioni contro i danni alla salute derivanti dalla pericolosità di alcuni rifiuti. Per ovviare a questa situazione, la Cooperazione Italiana, avvalendosi dell’ausilio di mediatori culturali specializzati, sta conducendo uno studio-ricerca per approfondire la conoscenza delle famiglie rom che vivono a Sharra e nello specifico di quei soggetti che quotidianamente si recano nella discarica per raccogliere i rifiuti.
In concomitanza, si sta predisponendo una campagna di informazione e sensibilizzazione, rivolta in particolare ai minori, sui rischi legati all’attività di raccolta dei rifiuti, sulle possibilità derivanti dal riciclaggio, e più in generale sul lavoro minorile, la salute e l’ambiente.I risultati dello studio-ricerca e gli esiti della campagna di sensibilizzazione saranno presentati nel corso di un workshop che si terrà nel mese di marzo 2011.