L'arte contemporanea dei Balcani in Italia, con la mostra "INBETWEENESS". Opere di artisti, dalle quali emergono temi quali nomadismo, mobilità, emarginazione e diversità culturale
Fonte: Teknemedia.net L'arte contemporanea in Italia
"INBETWEENESS. Balcani: metafore di cambiamento" è la prima grande mostra in Italia sull'arte contemporanea dei Balcani e presenta la generazione emergente di artisti provenienti dai paesi di questa regione: Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Bulgaria, Romania, Moldavia, Turchia.
La rassegna si inserisce all'interno della Conferenza internazionale organizzata dalla Banca Mondiale in cofinanziamento col Ministero degli Affari Esteri - Cooperazione allo Sviluppo, ("Young people in Eastern Europe and Central Asia: from policy to action", 21-24 maggio a Roma) ed è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
INBETWEENESS, dall'inglese in between cioè essere tra un luogo e un altro, tra una dimensione temporale e un'altra. Questa condizione connota fortemente coloro che provengono dai Balcani ed è diventata nel tempo non solo uno stato giuridico, sociale e politico ma anche esistenziale, mentale e psicologico.
Non a caso nell'ambito della riflessione relativa alla necessità di ridefinire la propria identità culturale, per i popoli balcanici si allude alla nozione di "identità molteplice" che coniuga oppure scinde i tratti culturali del luogo di origine e di quello di residenza.
Disse Winston Churchill "I Balcani producono più storia di quanta ne possono digerire". Parole che ancora oggi sono attuali, dal momento che nominare i Balcani fa emergere immediatamente una serie di associazioni alla violenza, ai conflitti etnici, all'incontro - scontro tra culture, etnie e credi religiosi, a storie complesse che sembra non riescano mai a concludersi definitivamente. Una connotazione che deriva in gran parte dalla posizione geografica, che li rende luogo di incontro tra Oriente e Occidente, un luogo di transiti, conquiste e cambiamenti, ma che ha anche prodotto una straordinaria eterogeneità culturale, un territorio ibrido che affascina per la sua perpetua oscillazione tra realtà estreme.
INBETWEENESS si propone come una complessa panoramica su quello che sono i Balcani oggi: un luogo di storia intensa e di cambiamento che va di pari passo con le direzioni intraprese da altri contesti democratici.
I Balcani come metafora: e lo dimostrano numerose mostre realizzate nei maggiori musei europei che hanno cercato di rappresentare le molteplici sfaccettature di questi territori, tenendo conto della loro storia recente, dei profondi cambiamenti politici, sociali e economici, della condizione presente di travagliata "transizione" e delle prospettive future che li vedono come parte integrante dellUnione europea.
Gli artisti di questa collettiva, anche se giovani, hanno già acquisito una notorietà internazionale e spesso vivono in diversi paesi europei o negli Stati Uniti. Così confermano e danno visibilità a questa condizione "trans-Balcanica" che si rivela anche nelle loro opere che riflettono temi come nomadismo, mobilità, emarginazione e diversità culturale.
Sono artisti che raccontano in maniera toccante ma anche irriverente, le loro storie personali, riflettono esperienze collettive della condizione di continuo cambiamento e trasformazione del loro contesto d'origine. Le loro opere analizzano i drammi del passato recente, si interrogano sul presente ancora incerto e gettano un ponte di speranza per il futuro. Un caleidoscopio in cui si alternano toni tragici e critici con accenti ludici o ironici, visioni utopiche, surreali e futuribili.
Per conoscere il percorso artistico di ciascun artista, nonché i due curatori della mostra, Ludovico Pratesi e Dobrila Denegri, si vada alla pagina dedicata sul sito di Teknemedia.net.