“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

Nel mese di settembre a Sarajevo si è tenuta la prima mostra di giovani artiste, curata da Marina Krmanović Savić e organizzata come parte della prima edizione del festival culturale e artistico internazionale “FAR - Female Art Rising”

01/10/2024 -  Anna Lodeserto

Il 18 settembre 2024, presso il Museo di Letteratura e Arti Performative, situato nel cuore di Sarajevo, ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra di giovani artiste, curata da Marina Krmanović Savić e organizzata come parte della prima edizione del festival culturale e artistico internazionale “FAR - Female Art Rising”. La mostra espone i lavori di venti giovani artiste di talento, offrendo loro un’opportunità unica di espressione, confronto e visibilità. L’inaugurazione ha attirato un notevole interesse da parte del pubblico, sia locale che internazionale così come le altre sezioni dell’intero festival.

La mostra offre una panoramica delle tendenze contemporanee e delle questioni attuali affrontate dalle artiste attraverso un approccio inclusivo e interdisciplinare che abbraccia letteratura, cinema, arti visive e applicate.

“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

Le opere esposte spaziano tra sculture, testi, dipinti e installazioni attraverso diverse prospettive espresse dalle nuove generazioni del mondo dell’arte bosniaca ed erzegovese su temi quali l’identità individuale e collettiva, le tendenze estetiche, gli stereotipi consolidati e le norme sociali. In generale, l’obiettivo dell’intera manifestazione “Female Art Rising” è quello di promuovere il networking e la cooperazione all’interno della comunità artistica transregionale e internazionale anche attraverso la riflessione collettiva espressa attraverso opere che riflettono le sfide e i problemi contemporanei, celebrando al contempo la creatività e l’innovazione femminile nel mondo dell’arte.

Il festival ambisce, inoltre, a lasciare una traccia significativa sulla scena artistica e sulla società bosniaco-erzegovese, valorizzando l’importanza di principi come l’inclusione, la tolleranza, l’uguaglianza di genere e la libertà di espressione. Il festival incoraggia il dialogo come uno dei passi fondamentali per affrontare le problematiche della società moderna.

Un segmento fondamentale del programma è quello educativo, dedicato ai giovani talenti, attraverso masterclass e workshop tenuti da ospiti di rilievo provenienti da tutta l’area balcanica e oltre. Tra questi, l’attrice serba Jasna Đuričić, premiata nel 2021 con l’European Film Award for Best Actress, Timka Grin, direttrice casting di oltre 50 film e serie TV, e l’avvocatessa specializzata in proprietà intellettuale Mirna Milanović-Lalić, membro del comitato per i diritti d’autore dell’ECTA – European Communities Trade Mark Association, che ha tenuto una lezione sull’importanza dei contratti di diritto d’autore e sulla protezione della creatività.

Di particolare interesse anche il workshop proposto dalla fotogiornalista iranian-canadese Kiana Hayeri, già vincitrice della prestigiosa Medaglia d’Oro Robert Capa per la sua serie fotografica “Where Prison is Kind of a Freedom” che documenta la vita delle donne afghane nella prigione di Herat oltre a essere stata selezionata per il Premio Pulitzer per il reportage internazionale.

“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

“FAR - Female Art Rising” - © Imrana Kapetanović

A Sarajevo, Hayeri ha deciso di condividere i segreti per raccontare storie attraverso le fotografie e approfondire le tecniche del racconto visivo attraverso la sequenza fotografica a partire dai temi a lei più cari come le migrazioni, l’adolescenza, l’identità e la sessualità in società profondamente segnate dalla persistenza conflitti armati.

Il programma del festival, durato fino al 21 settembre, è stato arricchito, inoltre, dalla partecipazione di figure di spicco del mondo della cultura regionale e internazionale, come la drammaturga Asja Krsmanović, le scrittrici Lana Bastašić, Lejla Kalajumić e Lamija Begagić, la storica giornalista Aida Čerkez, le registe Selma Spahić e Jovana Tomić, la sceneggiatrice e drammaturga kosovara Doruntina Basha e i registi Kaltrina Krasniqi e Alban Ukaj, tra gli altri. Attraverso workshop, discussioni e programmi di tutoraggio, un ventaglio così ampio di professionisti affermati nel mondo del cinema, del teatro e della letteratura si è rivelato prezioso per creare proficue interazioni con artisti affermati che hanno affrontato insieme alle giovani artiste anche tematiche di attualità legate all’uguaglianza di genere e al ruolo delle donne nella società contemporanea.

Il festival “Female Art Rising” è promosso dall’Associazione Kontakt, fondata nel 2011 a Sarajevo con la missione principale di promuovere lo sviluppo di progetti artistici socialmente impegnati, con l’obiettivo di creare una piattaforma che promuova e valorizzi il lavoro delle giovani artiste. Oltre a promuovere le opere e la creatività di giovani talenti provenienti da tutta la Bosnia Erzegovina, il festival è riuscito nello scopo di creare un contesto di valorizzazione per coloro che hanno contribuito allo sviluppo della comunità artistica locale, promuovendo il paese a livello globale e creando spazi di connessione e collaborazione tra le comunità artistiche regionali e internazionali.

Nonostante sia alla sua prima edizione, questo festival giovanissimo guarda già al futuro. Grazie al successo appena riscontrato, FAR continua le sue attività di supporto alle giovani artiste e autrici della Bosnia Erzegovina, offrendo ora un programma di mentoring che permetta loro di realizzare opere nel campo delle belle arti, dello spettacolo, del cinema e della letteratura. Le candidature per partecipare sono aperte fino al 15 ottobre 2024 e i due progetti selezionati verranno realizzati entro il 31 dicembre 2024 per presentare al pubblico le opere complete nel gennaio 2025.


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