L'integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, e non solo, è stata al centro del convegno che lo scorso 18 dicembre ha riunito a Trieste gli esperti del settore di Friuli Venezia Giulia ed Albania, chiamati a confrontarsi sullo stato dell'arte di un progetto avviato in seguito alla convenzione siglata dalla Regione e dal ministero della Sanità albanese nel 2010
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia
L'integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, e non solo, è stata al centro del convegno che lo scorso 18 dicembre ha riunito a Trieste gli esperti del settore di Friuli Venezia Giulia ed Albania, chiamati a confrontarsi sullo stato dell'arte di un progetto di collaborazione avviato in seguito alla convenzione siglata nell'ottobre 2010 dalla Regione e dal ministero della Sanità albanese. "Un percorso nell'ambito della cooperazione internazionale in campo sociosanitario" l'ha definito la presidente di Informest Silvia Acerbi osservando che "quando un territorio è unito nelle sfide comuni e gli enti si aggregano su un obiettivo concreto, il sistema riesce ad aprirsi a livello internazionale ed a fare rete, raggiungendo risultati di eccellenza".
Le tappe salienti di questo rapporto, oltre ai tre ricoveri di cittadini albanesi al CRO di Aviano, sono state la formazione di 16 medici albanesi, il trasferimento di best practices dal Friuli Venezia Giulia all'Albania e la presentazione di un progetto transnazionale nell'ambito del Programma Sud Est Europa sull'inclusione dei gruppi vulnerabili nelle aree urbane.
L'esperienza del Friuli Venezia Giulia per l'integrazione dei disabili è infatti un modello di riferimento internazionale e le competenze sviluppate nel corso degli anni, il forte sostegno istituzionale, lo stretto legame con il mondo della cooperazione sociale e delle associazioni, fanno del modello FVG un caso di best practice in grado di fare scuola.
A ciò si aggiunge che la nostra regione è leader in Italia in tema di allineamento con le politiche internazionali in tema di salute e la direzione centrale Salute Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali è riconosciuta, unica in Italia, quale Centro collaboratore italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Famiglia delle Classificazioni Internazionali dal primo gennaio 2010.
Promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da Informest, l'evento odierno rientra nell'abito del Progetto Adria 3, finanziato dalla legge regionale 19/2000, e ha messo a confronto esperienze diverse, ma tutte importanti ai fini dell'inclusione sociale, un tema, ha ricordato il presidente della Consulta regionale delle Associazioni dei Disabili Mario Brancati, centrale nelle politiche di una Regione che, nonostante la contrazione finanziaria, non ha tagliato i fondi destinati al comparto.
Formalizzata a ottobre del 2010 con la firma di un accordo quadriennale tra l'allora assessore regionale a Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic ed il ministro della Sanità della Repubblica d'Albania Petrit Vasili, la collaborazione nel settore della salute fra la Regione e la Repubblica d'Albania ha consentito di portare avanti diverse iniziative con il coinvolgimento delle strutture ospedaliere albanesi e degli IRCCS regionali e, per quanto riguarda la disabilità, l'azione si è concentrata sul monitoraggio dell'implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e sull'implementazione della classificazione delle malattie (ICD-10) in Albania.
L'Albania infatti guarda all'esperienza del Friuli Venezia Giulia per agevolare l'inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro, ma anche per l'istituzione di una giurisprudenza di riferimento, con la creazione di un sistema di classificazione e rilevamento dei diversi tipi di disabilità, tutt'oggi mancante nel paese.