A cinquant'anni dalla prima edizione, si svolge domenica 25 settembre la marcia Perugia-Assisi ideata da Aldo Capitini, filosofo, politico e antifascista tra i primi in Italia a far suo il pensiero nonviolento gandhiano. Alla marcia di quest'anno partecipa una delegazione di giovani provenienti dai villaggi compresi tra Bratunac e Srebrenica, accompagnata da Assopace e ACS Padova
Fonte: Associazione per la Pace
"A cinquant'anni dalla prima edizione della marcia Perugia – Assisi non saremo in marcia per celebrare questo anniversario ma per costruire una nuova società responsabile". Così Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, ha presentato ieri a Roma, presso la Federazione nazionale della stampa, la XIX° edizione della marcia ideata da Aldo Capitini che si svolge il prossimo 25 settembre." 50 anni di marcia su 150 di Unità d’Italia – continua Lotti – rappresentano un pezzo di storia pulita di questo nostro paese e noi vogliamo ripartire da lì per costruire il presente, a partire dai giovani protagonisti di questa Perugia - Assisi". Tante le novità di quest’anno: dai numerosi ospiti internazionali, giunti in particolare dal Nord Africa, sino ai protagonisti della società civile da anni impegnati per la pace, i diritti umani, la tutela del lavoro e la richiesta di giustizia.
Nella giornata internazionale per la pace, celebrata dall'Onu, a Roma per lanciare la Perugia - Assisi si sono dati appuntamento tante realtà che da anni animano il movimento pacifista.
Proprio per ribadire i concetti espressi da Capitini, Associazione per la Pace e ACS - Associazione di Cooperazione e Solidarietà hanno invitato un gruppo di ragazzi/e provenienti dalla Bosnia, che stanno vivendo un percorso di riconciliazione . Sono un gruppo di adolescenti, ortodossi e musulmani, provenienti dai villaggi compresi tra Bratunac e Srebrenica.
Questi giovani sono seguiti dal Forum Žena, un'organizzazione multietnica che da 15 anni si occupa di potenziamento del ruolo delle donne nella società bosniaca e di educazione alla nonviolenza per le giovani generazioni. Attraverso un approccio non nazionalista e nonviolento, il Forum Žena cerca di intervenire sulle dinamiche post-conflitto nell ' area a ridosso del fiume Drina (Republika Srpska, entità a maggioranza serba della Bosnia Erzegovina), particolarmente colpita dagli avvenimenti delle guerre balcaniche del 1992-95.
Attraverso molteplici iniziative concentrati su importanti temi (comunicazione nonviolenta, responsabilità civica, violenza contro le donne e stereotipi di genere) il Forum Žena cerca di facilitare una vera integrazione e superamento delle ferite di guerra che ancora pesano pesantemente sulla società bosniaca. Una delle tappe di questo percorso, è stata le realizzazione di un campo estivo multi-etnico con un gruppo di 40 adolescenti provenienti da tutte le parti della Bosnia Erzegovina, che si è' tenuto a Neum nell'estate del 2010.
L'Assopace e l'ACS - Associazione di Cooperazione allo Sviluppo di Padova, da oltre 10 anni , sostengono il Forum Žena ed hanno ospitato in molte occasioni persone provenienti da Bratunac e Srebrenica.
La delegazione sarà composta da 7 ragazzi/e e da alcuni adulti e, dopo aver partecipato al Meeting 1000 Giovanni e alla Marcia, sarà ospite a Padova dell ' Amministrazione Comunale e dell'Assopace e ACS Padova. Un'iniziativa intrapresa nella convinzione che l'area dei Balcani è un territorio importante per la vicinanza con il Medioriente e con i paesi che si affacciano al Mediterraneo.
Per maggiori informazioni:
Associazione per la Pace
Italian Peace Association
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