Più che positivo il bilancio dell'edizione 2008 del Festival musicale 'Nei Suoni dei Luoghi'. Un folto pubblico per centinaia di artisti provenienti da 14 paesi, tra i quali Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Slovenia
Fonte: Nei Suoni dei Luoghi
La decima edizione del Festival Musicale Internazionale "Nei Suoni dei Luoghi" svoltasi lungo tutta l'estate, ha ottenuto grande successo di pubblico: oltre le 20.000 presenze in Italia e nelle vicine Istria, Austria e Slovenia, con un vistoso incremento rispetto all'anno precedente in particolare in Friuli Venezia Giulia. "Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questa edizione - dichiarano gli organizzatori - quest'anno abbiamo ricevuto un'ulteriore conferma del gradimento del Festival. Il pubblico, sempre più numeroso, ha risposto con grande interesse e partecipazione alle scelte artistiche che negli anni hanno voluto privilegiare la qualità e nel 2008 puntare sull'Innovazione.
Molte, infatti, le presenze in cartellone di artisti affermati a livello nazionale ed internazionale e molti i concerti di grande impatto emotivo offerti da formazioni atipiche, come Gli 8 violoncelli di Torino, Bruno Canino e il Quartetto di Sassofoni Accademia, il Duo Nebiolo - Marenco fisarmonica e chitarra e il Duo Savron - Spinosa marimba e pianoforte, solo per citarne alcuni. Anche la ricerca di luoghi sempre più suggestivi e idonei alle esibizioni musicali, grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali, ha sicuramente contribuito a rendere questa edizione un vero e proprio successo".
La fortunata rassegna ha coinvolto più di 600 musicisti provenienti da 14 Paesi (Albania, Austria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Germania, Grecia, Italia, Israele, Polonia, Serbia, Slovenia, Spagna, Ungheria, USA) e ha realizzato da giugno a settembre un totale di 111 concerti in Friuli Venezia Giulia e Veneto, Austria, Slovenia, Albania con il modulo "Nei Suoni dei Luoghi Albania" e nei Balcani occidentali toccati dalle tournée realizzate in collaborazione col CIDIM. Il fisarmonicista Igor Zobin e il Quartetto d'archi Savinio infatti, hanno attraversato molte località della Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Albania richiamando oltre 5000 persone che li hanno accolti con entusiasmo.
Ricordiamo i concerti nel Convento dei Frati Francescani di Krapina e nella Chiesa della SS. Trinità di Donja Stubica in Croazia, nello splendido sito archeologico della Felix Romuliana nelle vicinanze di Zaječar e nel Lapidarium di Sremska Mitrovica in Serbia, nel Castello di Travnik e nel Monastero francescano di Fojnica in Bosnia nonché nel Castello di Skanderberg a Kruja e nel parco archeologico di Apolonia in Albania. Le tournée rappresentano ormai un appuntamento culturale fortemente atteso dal pubblico e dalle amministrazioni locali, che possono così offrire concerti di altissimo livello in aree in cui difficilmente è dato assistere ad eventi di questo genere.
"L'aumento costante di pubblico dimostra che il Festival si è ritagliato un proprio spazio nell'ambito delle grandi manifestazioni culturali regionali. I prestigiosi riconoscimenti ottenuti, quello della Presidenza della Repubblica in primis e quello delle Nazioni Unite che ci nominano 'Centro di riferimento e Antenna culturale per la Musica, Cooperazione culturale e Sviluppo Umano' dimostrano come Nei Suoni dei Luoghi sia divenuto un contenitore di alto livello culturale, impegnato - grazie alla musica - nello sviluppo del territorio e degli enti locali, ossia le amministrazioni comunali che hanno sempre rappresentato e rappresentano il nucleo di tutto il Festival" afferma Massimo Gabellone, presidente di Progetto Musica e coordinatore generale del progetto. "Stiamo infatti pensando a dei veri e propri percorsi musicali legati alla valorizzazione del territorio" conclude.
Il coinvolgimento crescente e la collaborazione con le Nazioni Unite in progetti umanitari internazionali, per esportare in altri Paesi - in particolare nei Balcani dove quest'anno è nato "Nei Suoni dei Luoghi Albania" - il Festival nato in Friuli Venezia Giulia, sta per giungere dal 26 ottobre prossimo, ancora più lontano: in Libano per porre le basi di un futuro sviluppo in quel territorio.
Di alto valore simbolico e artistico, come di consueto, è stata la scelta del Concerto per la Pace nel Mondo che quest'anno a causa della pioggia non si è potuto svolgere nell'Ara Pacis Mundi di Medea ma presso il Teatro Comunale di Cormòns gremito da migliaia di spettatori, molti dei quali hanno assistito all'esecuzione de "I Cameristi della Scala" fuori dal teatro poiché i posti a sedere sono andati esauriti in breve tempo. Un prezioso appuntamento con la grande musica sinfonica, il cui programma ha messo in risalto la qualità dei solisti dell'orchestra, guidati dal celebre pianista e direttore Maurizio Zanini.
La manifestazione, che è diventata un importante circuito estivo per la musica colta e che ha visto nel corso degli anni un crescente interesse da parte del pubblico e delle istituzioni, è finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, e organizzata dall'Associazione Progetto Musica di Monfalcone con il sostegno della Provincia di Gorizia (ente promotore), della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e delle Province di Pordenone, Udine e Trieste con le quali sta sempre più consolidando i rapporti e di tutti i Comuni aderenti al circuito del festival, primo fra tutti il Comune di Medea (ente capofila di tutti i Comuni partecipanti al progetto). Numerosi anche i Patrocini nazionali ed esteri e le istituzioni con le quali collabora, tra cui segnaliamo la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, la CEI (l'Iniziativa Centro Europea), l'UNESCO (Commissione Nazionale Italiana), il CIDIM (Comitato Italiano Nazionale Musica) e le Nazioni Unite, che hanno individuato Progetto Musica quale "Antenna Culturale e Centro di riferimento per la Musica, la Cooperazione Culturale e lo Sviluppo Umano".
Il ricco cartellone del Festival ha proposto diversi concerti con orchestre e formazioni da camera, solisti, recital pianistici, ensembles dalla Serbia, Bosnia Erzegovina e Albania spaziando in un vasto repertorio di musica classica ed antica ma con ampie sezioni dedicate al jazz, tango, flamenco, musica etnica e musica klezmer. Il programma ha dato inoltre ampio respiro alle colonne sonore che hanno reso famosi molti film.
Ottimi riscontri, con presenze al di sopra dei posti disponibili, per le iniziative collaterali del Festival, nate dalla capacità organizzativa dei singoli comuni che hanno voluto arricchire il concerto serale valorizzando le tradizioni locali di ogni luogo. Sono state così progettate e realizzate visite guidate ai luoghi che hanno ospitato i concerti ed anche escursioni alla scoperta di un territorio ricco di fascino e di sorprese.