Il ministro per la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, intervenendo alla Conferenza sulla cooperazione di ieri a Roma, si è detto costernato per il taglio di 7 milioni di euro sui fondi della cooperazione per assicurare la copertura del decreto svuota-carceri. Ha inoltre annunciato per maggio un Forum nazionale, necessario per il rilancio del settore e la costruzione di nuove sinergie
Fonte: Affari Italiani
Il ministro per l'Integrazione e la Cooperazione Internazionale, Andrea Riccardi, si è detto "costernato" per il taglio di 7 milioni di euro imposto sui fondi della Cooperazione per assicurare la copertura del decreto svuota-carceri. Una decisione "interna" della Farnesina, ha sottolineato intervenendo alla Conferenza sulla cooperazione delle Ong internazionali a Roma, che non ha voluto spalmare il taglio su tutti i centri di spesa del ministero come "inizialmente previsto".
"In Italia c'è la pessima abitudine bipartisan di prendere fondi dalla cooperazione quando necessario per garantire coperture", ha affermato Riccardi, "purtroppo vigilare spesso non è sufficiente ad arrestare una riduzione, come nel caso del decreto cosiddetto 'svuota carceri' che, a causa della copertura, ha ridotto di 7 milioni di euro lo stanziamento annuale del ministero degli Esteri. Tale taglio non è stato, come inizialmente previsto, distribuito equamente tra i centri di spesa del ministero ma attribuito, per decisione interna, interamente alla Cooperazione.
Colgo l'occasione per ribadire la mia costernazione". "La caduta della Cooperazione è stata un sintomo del malessere italiano degli ultimi, difficili 15 anni: un Paese che non è più nel suo futuro e nel suo ruolo nel mondo. Per me questa è pericolosa introversione e senza estroversione non c'è futuro. L'Italia non è più quella che era ieri, forse nel mondo non è più simpatica come una volta, ma non credo che siamo diventati così inutili", ha proseguito Riccardi, ribadendo la necessità di incrementare i fondi per la cooperazione.
"Come ministro per la Cooperazione Internazionale, mi trovo, a legislazione vigente una previsione al ribasso: soltanto lo 0,12 per cento nel 2012 in assenza di interventi correttivi. Il punto di partenza per risalire e' molto in basso. Si tratta di individuare un calendario pluriennale di incrementi graduali, un piano di 'riallineamento'. Agire sulla quantità sarà la prova più evidente del rilancio della politica e lo strumento per migliorare immediatamente il nostro profilo nel mondo. Si confermerebbe inoltre - ha precisato - anche in Italia il dato che la presenza di un ministero, o almeno di un ministro, 'dedicato' alla cooperazione, garantisce in media una quantità maggiore di aiuto".
Riccardi ha quindi annunciato un "Forum nazionale sulla cooperazione internazionale" nella seconda metà di maggio a Roma perché "nessun tavolo di concertazione o nessuna iniezione di risorse pubbliche potranno rilanciare in maniera innovativa la cooperazione allo sviluppo se manca l'interesse dell'opinione pubblica". "Si tratta - ha spiegato - di un appuntamento che punta a coinvolgere tutti gli attori della cooperazione italiana con la partecipazione di relatori internazionali".