Dal 10 al 14 maggio, a Torino, la 25ma edizione del Salone del Libro. Quest'anno due i Paesi ospiti: Romania e Spagna, gli "antipodi europei" della latinità
Fonte: Salone del Libro
Nella ricorrenza del venticinquennale, il Salone annovera non uno, ma due Paesi ospiti: la Romania e la Spagna. Due Paesi collocati agli estremi geografici dell'arco della lingua e cultura latina, che saranno entrambi presenti al Lingotto Fiere come Ospite d'onore con pari dignità, un proprio grande stand, autori, editori, incontri.
Entrambi offriranno – com'è tradizione - il diorama della propria creatività e vivacità culturale, e l'ampio spettro della propria civiltà che si estende dalla memoria alla cultura materiale, dalla vita quotidiana al paesaggio umano. Anche coinvolgendo le rispettive comunità linguistiche ampiamente presenti sul territorio torinese e nazionale.
La Spagna è presente con il proprio stand nel Padiglione 2. La «nazionale» spagnola comprende scrittori molto popolari anche in Italia, come il filosofo Fernando Savater, il Premio Salone Internazionale del Libro 2011 Javier Cercas, Arturo Pérez-Reverte, Enrique Vila-Matas, Almudena Grandes, Ildefonso Falcones, Clara Sánchez, José Ovejero, Antonio Soler, Julio Llamazares, Rosa Montero, Félix J. Palma, il basco Bernardo Atxaga, i catalani Alicia Giménez-Bartlett, Ricardo Menendez Salmón, Ignacio Martinez de Pisón. Molti di questi autori sono impegnati in un serrato confronto con gli anni della guerra civile, rivisitata al di fuori degli schemi ideologici. Tra le tendenze più apprezzate dalla nuova narrativa spagnola sono il romanzo storico, che ha trovato i suoi best-seller nei libri di Falcones e ora Jorge Molist e Susana Fortes, anch'essi al Lingotto Fiere; e il giallo. Inoltre due sessioni, curate dall'Istituto Cervantes di Milano, saranno dedicate agli scrittori emergenti: Jordi Carrión, Pablo d'Ors, Agustin Fernandez Mallo, Alfonso Mateo Sagasta, J.A. González Sainz e Olga Merino, presentati da Victor Andresco.
Non mancherà un omaggio a una grande ispanista come Angela Bianchini, una lettura delle storie parallele di Spagna e Italia, con lo storico Giovanni De Luna e Julio Llamazares; una tavola rotonda sul ruolo delle donne nella Spagna democratica, con Mercedes Cabrera, già ministro della Pubblica Istruzione con il governo Zapatero, Emma Bonino, Gianna Pentenero e Marcella Aglietti; e un dibattito su memoria storica e riconciliazione nazionale, con Ismael Saz, Gabriele Ranzato, Aldo Ruffinatto, Javier Rodrigo e Alfonso Botti. Gli incontri con gli autori si alterneranno a reading dal Don Chisciotte e delle più belle pagine della poesia spagnola del '900, scelte da Davide Rondoni e alternate a un concerto di chitarra di José Luis Montón.
Con 260.000 cittadini in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria e quasi 80.000 nella sola città di Torino, quella originaria della Romania è la più rilevante comunità straniera sul territorio del Salone. La cultura romena, meno conosciuta in Italia di quel che merita, ha dato al Novecento grandi protagonisti: lo storico delle religioni Mircea Eliade, il drammaturgo Eugène Ionesco, il filosofo Emil Cioran sopra tutti.
La Romania, presente al Lingotto sin dal 2009, porta al Salone (Padiglione 3) uno stand di forte impatto e suggestione e ha predisposto un ricco programma che oltre agli appuntamenti al Lingotto Fiere prevede incontri ed eventi in città, concerti, performance e un ciclo cinematografico al Museo Nazionale del Cinema. Fra gli ospiti spicca la figura di Norman Manea, narratore e saggista, Premio Internazionale Nonino 2002, già dissidente sotto Ceausescu, che ha trovato rifugio a New York, la città degli esiliati per eccellenza. Con lui Mircea Cartarescu, poeta e narratore, formatosi in Occidente ed esponente di spicco della generazione postmodernista; Liliana Lazar, che oggi vive in Francia e ha fuso in un romanzo molto apprezzato dal Nobel Le Clézio l'atmosfera delle antiche fiabe, gli anni bui di Ceausescu e le vicende di un serial killer; e un nutrito gruppo di narratori, saggisti e poeti in corso di traduzione del nostro Paese, fra cui Dan Lungu, Ana Blandiana, Doina Rusti, Razvan Popescu, Matei Visniec.
Il Salone Internazionale del Libro dedica al Paese ospite – quest'anno la Romania - un convegno dedicato alle nuove prospettive ed opportunità di sviluppo e scambi economici. L'incontro è promosso dalla Camera di commercio di Torino e si tiene venerdì 11 maggio dalle 9.00 alle 13.30 al Centro Congressi Lingotto - Sala Parigi. Il focus, moderato da Pier Paolo Luciano di Repubblica, è rivolto ai business developer e international manager delle aziende piemontesi interessate a sviluppare accordi commerciali e ad investire in Romania. Il programma prevede un momento di confronto tra i settori editoriali italiano e rumeno e uno spazio di approfondimento dedicato alle testimonianze di aziende che illustreranno le loro esperienze in Romania. Intevengono: Rolando Picchioni (presidente Fondazione per il Libro, la Musica, la Cultura), Daniele Vaccarino (vicepresidente Camera di Commercio di Torino), Horia-Roman Patapievici (presidente Istituto Culturale Romeno), Alfieri Lorenzon (direttore Associazione Italiana Editori), Maurizia Rebola (responsabile progetto International Book Forum), Silvia Colfescu (Consiglio Direttivo Associazione Editori della Romania), Walter D'Alessandro (presidente Camera di Commercio Italo-Romena), Aida Shiroka (Desk Project Manager Cei Piemonte Asia, Europe, Persian Gulf), Federico Zanardi Landi e Fabio Boscariol (N&G Legal – Studio Legale Associato) e rappresentanti di Bnc Elettronica, UniCredit e Intesa Sanpaolo.