Consegnati all'Istituto di Neonatologia di Belgrado incubatrici fisse e mobili, nell'ambito del 'Protocollo Antonione' stipulato tra Italia e Serbia. Donati finora 6 milioni di euro di macchinari per il settore materno-infantile
Fonte: Cooperazione Italiana in Serbia
Durante una conferenza tenutasi lo scorso 18 marzo 2009 a Belgrado, è stato resa pubblica la donazione di 11 nuove incubatrici (10 fisse una mobile) donate dal Governo Italiano al Minstero della Sanità della Repubblica di Serbia, entrate tra le attrezzature dell'Istituto di Neonatologia di Belgrado.
Questa donazione rappresenta una piccola parte delle donazioni arrivate quest'anno grazie alla prima tranche del progetto "Sostegno all'economia serba mediante il finanziamento per l'acquisto di beni in cinque settori prestabiliti", noto anche come "Protocollo Antonione", coordinato dagli uffici di Cooperazione Italiana di Belgrado.
L'incontro con la stampa è stata l'occasione per visitare l'Istituto di Neonatologia e vedere alcune delle macchine donate dall'Italia già in funzione per la cura di piccoli neonati prematuri. "Sono in questi momenti in cui si prende coscienza esattamente dell'importanza del proprio lavoro - ha detto Anna Zambrano, direttrice di Cooperazione Italiana - e di come queste risorse siano importanti per l'Italia e per la Serbia, soprattutto in un momento di crisi globale come questo".
L'aiuto al settore sanitario resta una priorità per il 'Progetto Antonione' che vedrà l'impegno di altri 2 milioni circa di euro per il Ministero serbo della Sanità. Grande è stata anche la soddisfazione da parte del Ministro della Sanità Tomica Milosavljević che ha tenuto a sottolineare come esistano in Serbia dei luoghi di eccellenza, come l'Istituto di Neonatologia, che vale la pena di sostenere.
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Il Governo Italiano ha donato nel 2008 al Ministero della salute 6 milioni di euro circa per il settore materno-infantile - nell'ammonare di 2.299.239 euro e macchinari per la dialisi (per 3.159.500 euro).
Il dono per il settore materno-infantile e pediatrico comprende: 3 mammografi digitali; 25 apparecchi per gli ultrasuoni; 58 cardiotopografi; 42 colposcopi; 37 incubatrici fisse; 18 incubatrici mobili; 29 vacuum Extractor ; 50 microscopi; 95 aspiratori ; 85 inalatori.
L'attrezzatura è stata distribuita ai centri sanitari di Belgrado, Novi Sad, Subotica, Sombor, Kikindo, Zrenjanin, Šabac, Sremska Mitrovica, Pancevo, Loznica, Smederevo, Požarevac, Valjevo, Užice, Jagodina, Čačak, Kragujevac, Bor, Zaječar, Negotin, Kraljevo, Niš, Kruševac, Prokuplje, Leskovac, Vranje e Pirot.