4 luglio 2011
Topolò-Topolove

Topolò - Topolove, piccolo borgo di trenta abitanti lungo il confine italo-sloveno, nelle Valli del Natisone, diventa ogni anno nel mese di luglio un crocevia di incontri e scambi culturali. L'iniziativa ha avuto inizio sabato scorso e durerà fino al 17 luglio. E' prevista la partecipazione di decine di registi, musicisti, scrittori, fotografi, performers e uomini di scienza provenienti da tutto il mondo. Presente anche Osservatorio Balcani e Caucaso

Fonte: Associazione Topolò - Topolove

Si tiene anche quest'anno l'iniziativa "Stazione di Topolò/Postaja Topolove" che si svolge dal 2 al 17 luglio e vede numerose partecipazioni. Non è un festival, "Stazione di Topolò/Postaja Topolove", ma un piccolo-grande laboratorio che coniuga la sperimentazione con l'arcaicità di una antica cultura e la forza dell'ambiente che la ospita.

Tutto ciò che accade prende vita dal contatto diretto con il paese, che diventa così motore principale e non scenario degli eventi. Tutto si svolge nei prati, nelle piazzette, lungo i vicoli e nelle case del borgo "dopo il tramonto", "nel pomeriggio", "verso sera", gli unici orari conosciuti dalla Stazione. E in luoghi reali-immaginari quali l'aeroporto, le 4 ambasciate, l'Istituto di Topologia, l'ufficio postale, la sala d'aspetto, l'Officina Globale della Salute, l'Istituto per le Acque, la Pinacoteca Universale, le antiche sinagoghe, le terme.

L'inaugurazione è avvenuta sabato 2 luglio, con Pastirci, concerto della Piccola Orchestra della Glasbena Matica di San Pietro e coro di voci bianche Mali Lujerij su testi di France Bevk sotto la direzione di David Klodič. Seguirà lo stesso giorno "Lo zoo delle donne giraffa", una storia immorale di turismo etnico con l'installazione multimediale di Martino Nicoletti; al calar del buio, il concerto dell' Orchestra jazz del Liceo Copernico di Udine diretto da Nevio Zaninotto e "Le lune di Topolò", proiezione di immagini rare e preziose dalle steppe dell'Asia Centrale scelte da Alexandra Korvenheimo. In contemporanea si è avviata l'iniziativa  "Di molti sguardi", cantiere per ragazze/i di video documentazione che proseguirà fino al 17 luglio.

Domenica 3 luglio si è svolta "Senjam, festa tradizionale del paese" e nel pomeriggio "Lena iz Topolovega", lettura a più voci e rappresentazione teatrale del Beneško Gledališče su un testo teatrale di Giorgio Banchig da un fatto accaduto a Topolò nel 1720. La giornata si è conclusa con  "Across the border", "Etnoploč" in concerto (con Aleksander Ipavec, fisarmonica; Matej Spacapan, tromba; Piero Purini, sax) e con il buio "La vie di là", un viaggio sulle tracce dell’emigrazione friulana in Europa Orientale, di Marco D’Agostini e Loris Vescovo.

Mercoledì 6 luglio, al tramonto la Stazione incontrerà Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC) raccontato da Davide Sighele e al calar del buio verrà proiettato il documentario di OBC su regia di Davide Sighele e co-regia di Micol Cossali dal titolo "Bocca, occhi, orecchie. Un viaggio nelle Alpi albanesi". Il documentario è stato realizzato seguendo un gruppo di linguisti e il loro viaggio in Albania tra parole, cime maestose e luoghi ai margini, tracciando un ritratto unico di un mestiere inconsueto e aprendo uno sguardo molto particolare sull'Albania di oggi, la sua cultura, il suo paesaggio.

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