Un progetto di viaggio musicale che pone l’arte come esperienza di incontro e di comunicazione tra migranti e città che li ospitano. Milano sarà la prima tappa di questo format, che prende avvio il 21 giugno 2013. Accanto al concerto dei Cameristi della Scala di Milano, con l’accompagnamento della cantante lirica albanese Dorela Cela, incontri con rappresentanti di associazioni di migranti
Fonte: Fondazione Fratelli di San Francesco di Assisi Onlus
Si chiama "STORIE IN MUSICA - Racconti d'integrazione" fra le note il nuovo progetto di viaggio musicale che pone l’arte come esperienza di incontro e di comunicazione tra migranti e città che li ospitano. Milano sarà la prima tappa di questo format che prende avvio il 21 giugno 2013 alle ore 20.30 presso Maria Madre della chiesa in via Saponaro 28. Durante il concerto di musica barocca (Händel, Telemann, Vivaldi) e arie dell'Ottocento (Puccini e Verdi), eseguito dai Cameristi della Scala di Milano, si svolgerà una tavola rotonda con testimonianze di migranti che vivono e operano nella città. L’evento è il punto di avvio di un percorso su tematiche di attualità sociale che sarà proposto anche in altre città italiane.
Partner organizzativo è la Fondazione Fratelli di San Francesco di Assisi Onlus che gestisce uno dei maggiori centri di accoglienza migranti di Milano in via Saponaro. I Cameristi della Scala, che si esibiscono abitualmente a titolo gratuito presso ospedali e associazioni, hanno offerto la loro disponibilità costituendo un’orchestra da camera di 12 musicisti con l’accompagnamento della cantante lirica albanese Dorela Cela. Hanno dato il loro supporto varie associazioni di migranti, tra cui l’albanese Idea Futura di Enkeleda Koshaj e l’associazione ecuadoregna Equagruppo Eventi e Comunicazione di Elizabeth Rodriguez.
All'incontro saranno presenti le istituzioni milanesi con il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, l'assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Marco Granelli, il presidente del Consiglio di Zona 5, Aldo Ugliano.
“Storie in musica – spiega Antonio Buozzi, consulente di comunicazione e promotore dell’iniziativa -– intende proporre un modo nuovo di affrontare i temi della comunicazione tra migranti e città che li ospitano. In primo luogo, rendendoli protagonisti attraverso il racconto delle loro storie, poi adottando la musica e l’arte come linguaggio comune per una relazione più profonda tra contesti lontani e diversi, ma con valori e potenzialità da condividere”.
Gianluca Scandola, violinista dei Cameristi della Scala, commenta: “Il nostro obiettivo è far sedere accanto gli immigrati e le persone del quartiere che spesso li evitano con timore, e farli emozionare insieme attraverso la nostra musica. I grandi capolavori della musica infatti non hanno limiti di spazio e tempo: sono compresi e amati a tutte le latitudini e da persone di generazioni diverse, pur essendo stati composti anche più di trecento anni fa. Questo fa della musica il linguaggio ideale per parlare a chi viene da lontano e cerca di comprendere la nostra cultura”.
“La nostra esperienza quotidiana con i migranti – osserva frate Clemente Moriggi responsabile della Fondazione Fratelli di San Francesco Onlus – ci ha fatto capire l’importanza di offrire loro non solo uno spazio di accoglienza, ma anche un luogo di ascolto reale e di comunione. Storie in musica offre ad alcuni di loro l’opportunità di raccontarsi, aiutandoci a capire più in profondità le loro difficoltà di integrazione, ma anche il contributo effettivo che possono offrire alla nostra società”.