Giovani provenienti da Kosovo, Serbia e Bosnia Erzegovina in Trentino Alto Adige per dieci giorni. Da venerdì 16 maggio diversi gli appuntamenti a cui parteciperanno, di cui alcuni aperti al pubblico
Fonte: Tavolo trentino con il Kosovo, Tavolo trentino con Kraljevo e Progetto Prijedor
Il Tavolo trentino con il Kosovo, il Tavolo trentino con Kraljevo e il Progetto Prijedor rappresentano le tre "anime" del percorso di cooperazione comunitaria che il territorio del Trentino ha da lungo tempo con Kosovo, Serbia e Bosnia-Erzegovina. Nel quadro delle nomerose attività realizzate e in corso come da programmi pluriennali di cooperazione con quelle aree del sud est Europa, i giovani rappresentano una fascia della popolazione maggiormente coinvolta in queste relazioni territoriali a "quattro".
Quindi i giovani provenienti da Prijedor, attraverso l'Ambasciata della Democrazia Locale di cui la trentina Associazione Progetto Prijedor è tra i fondatori; i giovani della città serba di Kraljevo, attraverso la presenza pluriennale sul territorio serbo del Tavolo trentino con Kraljevo; i giovani dell' "equipe conflitto" e del "gruppo studio" che da anni lavorano con il Tavolo trentino con il Kosovo nell'area di Pec/Peja e aree limitrofi in percorsi di rielaborazione del conflitto e riconciliazione.
Saranno dunque loro, arrivati ieri in Trentino, i protagonisti di numerosi eventi e incontri che si svolgeranno sul territorio, di cui alcuni aperti al pubblico. I ragazzi, provenienti da Peja/Pec, Prijedor, Kraljevo, Srebrenica, resteranno in Italia per una decina di giorni con l'obiettivo di conoscere la realtà della convivenza tra diverse comunità in Trentino Alto Adige, anche da un punto di vista politico e legislativo e partendo da questa conoscenza riflettere sulla conflittualità presente nei paesi dai quali provengono.
Il primo momento significativo per incontrare questi giovani e avere spazio di confronto con essi, sarà venerdì 16 maggio alle ore 14.00 presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione a Trento in Piazza Dante. All'incontro sono invitati tutte le associazioni giovanili del territorio trentino desiderosi di confrontarsi con questi giovani del sud est Europa. L'obiettivo dell'incontro seminariale "Knowing each others" che si terrà a porte chiuse, sarà proprio quello di condividere le esperienze di giovani provenienti da diverse realtà.
Invece aperto a tutti l'appuntamento serale che avrà inizio alle ore 18.30 presso il centro giovanile della Cooperativa Arianna (partner del Tavolo con il Kosovo con cui collabora sul progetto a sostegno del centro giovanile ZOOM di Pec/Peja) a Canova di Gardolo. Durante la serata denominata "Giovani, Incontri, Balcani" i ragazzi dei vari paesi del sud est Europa presenteranno alcuni loro prodotti artistici e due documentari girati nelle loro città.
Verranno difatti proiettati il video "Niente a nessuno", documentario sulla libertà di movimento in Kosovo prodotto dall'Associazione Trentino con il Kossovo, regia di Darko Sakrovic in collaborazione con i ragazzi dell'equipe sull'elaborazione del conflitto. A seguire la proiezione del video "Racconti di vita a Prijedor", di Dajan Spiric, Mladen Bundalo, Miodrag Nikolic e presentato da Museo "Kozara" di Prijedor e Museo storico del trentino grazie al contributo del Gruppo regionale del Partito dei Verdi-Grune-Verc 2008.
Inoltre verrà inagurata la mostra "Sguardi dall'Europa di mezzo" dell'Associazione culturale "Tac.ka" di Prijedor (Bosnia Erzegovina) che nell'occasione avrà modo di presentare le proprie attività. Presenzieranno all'evento: dalla Bosnia Erzegovina rappresentanti giovanili cdelle associazioni "Odisej" di Bratunac, "Ferum", "Mladost" e "Tac.ka" di Prijedor e del gruppo locale "Adopt Srebrenica"; dal Kosovo rappresentanti del "Gruppo Studio" e dell' "Equipe sull'elaborazione del conflitto" di Pec-Peja e Gorazdevac; dalla Serbia rappresentanti delle associazioni giovanili "Imam Ideju" e "Kvart" di Kraljevo. Seguirà un buffet e, alle ore 21.00, uno spazio di conoscenza e condivisione tra i ragazzi presenti, accompagnato da Corrado Bungaro al violino e Davide Lorenzato alla fisarmonica e musica balcanica.
Sabato 17 maggio la numerosa delegazione parteciperà al convegno "Tredici anni dopo Dayton. Quale Futuro per Srebrenica e la Bosnia Erzegovina?" che si terrà a Bolzano presso l'Auditorium dell'Accademia Europea di Bolzano di Viale Druso 1, su organizzazione di: Fondazione Alexander Langer Stiftung, Accademia Europea di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano e Master per Mediatori dei conflitti e operatori di pace internazionali - Bolzano, in collaborazione con Tuzlanska Amica - Tuzla, Fondazione Heinrich Böll Stiftung - Sarajevo e Osservatorio sui Balcani.
Il convegno internazionale si inscrive nell'ambito dell'evento "I Balcani dalle guerre all'Europa. Il Sudtirolo come un luogo di incontro e dialogo", a sua volta parte del progetto "Adopt Srebrenica" promosso dalla Fondazione Alex Langer.
In ultimo, lunedì 19 maggio a Rovereto, presso il Centro di Educazione Permanente alla Pace di Via Vicenza, si terrà una serata aperta al pubblico dal titolo "In difesa dei diritti". Introdurrà la serata Davide Sighele di Osservatorio sui Balcani, in seguito interverranno i rappresentanti del "Gruppo Studio" e dell' "Equipe sull'elaborazione del conflitto" di Pec-Peja e Gorazdevac e Fabrizio Bettini, responsabile di Operazione Colomba e stretto collaboratore del Tavolo trentino con il Kosovo. A metà serata verrà proiettato il video documentario "Niente a nessuno" e sarà presente in sala il regista Darko Sakrovic.
Si vedano i programmi dettagliati degli eventi nella sezione appuntamenti.