Sette comitati di comuni delle province di Padova, Venezia e Treviso in terra bosniaca, per promuovere la crescita socio-culturale e sostenere la convivenza tra le diverse comunità. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Di Luca Ferrari
Era il 1992 quando, sulla spinta delle richieste di aiuto che provenivano dai territori della ex-Jugoslavia in guerra, nacque in Italia il "Comitato nazionale di sostegno alle forze ed iniziative di pace". Ai tempi mise insieme 15 associazioni nazionali, dalle ACLI all'ARCI, fino all'Associazione per la Pace, per unire le forze e cercare una linea comune di impegno. Per non rendere dispersivo l'intervento nei Balcani, il Comitato assegnò ad una regione italiana una particolare zona: alla Regione Veneto venne assegnato il Cantone di Tuzla in Bosnia Erzegovina.
Tra le Provincie più attive del Veneto emerse quella di Padova che "adottò" la municipalità di Gracanica durante l'emergenza bellica, fino ad arrivare nel 1997 alla stipula di un gemellaggio. La relazione tra il territorio veneto - soprattutto padovano e trevigiano - e i villaggi delle municipalità di Gracanica ma anche della vicina Petrovo, si è mantenuta nel tempo. Ad oggi sono sette* i comitati, tra comuni e provincie di Padova, Treviso e Venezia, che portano avanti percorsi di cooperazione "dal basso" in numerosi villaggi delle municipalità di Gracanica a maggioranza croato-musulmana (Babici, Doborovci, Kamkuz, Soko, Orahovica, Pribava, Skahovica) e nella municipalità di Petrovo, a maggioranza serbo-bosniaca.
Fra l'11 e il 19 agosto tutti i comitati italiani si sono ritrovati insieme in Bosnia Erzegovina, impegnati a sviluppare i progetti che ognuno di essi porta avanti nel proprio paese gemellato. Partendo dall'obiettivo di rafforzare un legame duraturo tra le comunità dei paesi bosniaci e quelle dei paesi italiani, le attività riguardano differenti aspetti della vita di un paese: animazione e cineforum con i bambini, laboratori e tornei di calcio per i giovani, collaborazioni con le scuole e con le amministrazioni, sostegno ai casi sociali e a due campi profughi, microcredito agricolo, ecc.
Alcune di queste attività vengono svolte in stretta collaborazione con le associazioni locali. Già da tempo, ad esempio, il comitato "Idemo" collabora con l'associazione di donne "Ozrenka", con sede nella città di Petrovo, a 25 chilometri da Doboj. Prosegue il rapporto anche con l'associazione giovanile "Oz", sempre di Petrovo, impegnata nella promozione della cultura tra i giovani.
Tra le attività realizzate in comune tra tutti i comitati e le comunità bosniache, molto spazio è dato allo sport e all'intrattenimento. Anche quest'anno, infatti, è stato organizzato un torneo a squadre di calcio e pallavolo fra i giovani dei vari paesi: cambiare sede ospitante ogni anno rappresenta per i partecipanti la possibilità di iniziare a conoscere i villaggi vicini.
Con uno sguardo rivolto al prossimo futuro è stata pianificata definitivamente le terza edizione della maratona Eko-Spreca, in programma il prossimo sabato 20 ottobre, che svolgendosi nelle municipalità di Petrovo e Gracanica, attraverserà il fiume Spreca, linea tracciata dodici anni fa dagli accordi di Dayton per delineare al suo interno la Bosnia Erzegovina, in Republika Srpska e Federazione croato-musulmana.
Quest'anno, con l'obiettivo di lanciare un carattere più ricreativo e agonistico, verrà distribuito un ricordo-premio a tutti i partecipanti. Una gara podistica che l'anno scorso aveva coinvolto nella sua organizzazione un centinaio tra volontari italiani e bosniaci, e che aveva visto la partecipazione di circa 400 partecipanti.
In conclusione, fin dalla nascita dei comitati padovani, si è molto lavorato sul progetto "Scuole Ponti di Pace", costituito da uno scambio di lavori fra i ragazzi delle varie scuole italiane e bosniache. Dal prossimo giovedì 27 settembre a lunedì 1° ottobre, il progetto, giunto alla sua fase conclusiva, porterà per la prima volta in Veneto quarantadue bambini dalle scuole di Gracanica e Petrovo: sette per ogni scuola coinvolta più due accompagnatori (un professore e il direttore della scuola).
*Provincia di Padova: Associazione "Perché no?" di Cittadella, "A.V.I.P." di S. Angelo di Piove, "Spalle Larghe" di Abano Terme, "Unamano" di S. Giorgio in Bosco, "Comitato di Piazzola sul Brenta" . Provincia di Treviso: "Nema Problema" di Conegliano. Ed inoltre il Comitato "Idemo" di Mirano (Ve), Villa del Conte (Pd) e Castelfranco Veneto (Tv).
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