Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne. Il Comune di Rovereto dedica tutto il mese di novembre ad un ciclo di eventi sul tema. Tra questi, due appuntamenti il 16 novembre dedicati allo stupro come arma di guerra, usata in Bosnia Erzegovina
La violenza contro le donne rappresenta una triste quotidiana realtà. Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne e il Comune di Rovereto ha deciso di dedicare tutto il mese di novembre ad un ciclo di eventi dedicati a questi temi.
Il 6 novembre ha preso il via in Trentino il ciclo di eventi “Tutto comincia con un grido. Non lasciamolo cadere nel silenzio" on l'inaugurazione della mostra fotografica "Non si muore per amore"di Lorenza Donati e lo spettacolo"Esercizi di libertà, la storia di Lia"di Paolo Domenico Malvinni. Il ciclo si protrarrà fino al 30 novembre, con dibattiti, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e bambine, proiezioni di film e documentari.
La giornata del 16 novembre sarà dedicata a due eventi dedicati all'uso dello stupro, come arma di guerra, in Bosnia Erzegovina tra il 1992 e il 1995. Il primo alle ore 18.00, presso il Teatro alla Cartiera a Rovereto (via Cartiera, 15), con la tavola rotonda dal titolo “La violenza sulla donna ieri, oggi e domani?”, organizzata dall'Associazione RIDIM - Rete Italiana Donne Immigrate. Il tema cardine su cui interverranno diversi relatori, è lo stupro militare come una delle forme più estreme di violenza subita dalle donne, l'uso programmatico del corpo femminile come arma di guerra e di distruzione sociale e la negazione radicale dei diritti umani delle donne. Caso approfondito sarà quello della Bosnia Erzegovina, dove durante il conflitto 1992-1995 tra le 20 e le 25.000 donne hanno subito violenza sessuale, in molti casi ripetuta e sistematica.
Alla Tavola rotonda interverranno, con la moderazione del giornalista Alessandro Tich:
- Bruna Bianchi, Docente di Storia delle donne e Storia del pensiero politico e sociale contemporaneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia, "Stupro e militarismo nella storia del Novecento: la dimensione politica dello stupro";
- Andrea Rizza, Fondazione Alexander Langer, Progetto Adopt Srebrenica, "Gli stupri di massa in Bosnia ed Erzegovina: conseguenze a lungo termine di un trauma individuale e collettivo";
- Cristina Bertotti, Associazione Progetto Prijedor, "La ricostruzione di un tessuto sociale minato dalla violenza: esperienza e buone pratiche in Bosnia;
- Denada Dedja, Presidente Associazione RIDIM - Rete Italiana Donne Immigrate, “Violenza, genere e immigrazione: una storia senza confini”.
Alle ore 19.15 seguirà l'opera musicale, a ingresso libero, “Le Rose dei Balcani” realizzata dell'Associazione culturale Grande Quercia – Gruppo Teatrale. Testi e musiche di Hamal, al violino Andrea Ferroni, alla chitarra Gianluca Rivellino, al sax soprano Mattia Grott. Su direzione artistica di Debora Comper e regia di Emanuele Rieti.
Gli eventi godono, tra gli altri, del patrocinio del Comune di Rovereto e di Osservatorio Balcani e Caucaso.
Per informazioni:
Associazione RIDIM - Rete Italiana Donne Immigrate
Anida Hasic
e-mail: info@ridim.it
http://www.balcanicaucaso.org/Appuntamenti/Le-Rose-dei-Balcani