Una storia che si ripete: la guerra tra Armenia e Azerbaijan è terminata ma lo stillicidio di vittime continua. I territori contesi sono infatti disseminati di mine e ordigni inesplosi
Il premier armeno Nikol Pashinyan ha denunciato giovedì scorso un tentato colpo di stato, in un paese che vive uno stato di tensione permanente dopo la sconfitta contro l'Azerbaijan nella guerra del Nagorno Karabakh dello scorso autunno. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [27 febbraio 2021]
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Non si sa quanti siano stati i medici attivi nelle aree di conflitto durante la guerra in Nagorno Karabakh dello scorso autunno. E non si sa quanti siano quelli che hanno perso la vita. La storia di Fakhri Jabrayilov raccontata da Emin Mathers e Aytan Farhadova
L'accordo che ha posto fine ai 44 giorni di conflitto tra Azerbaijan e Armenia sembra tentare la via della pace tramite lo sviluppo economico. Ma convince le comunità che più di altre ne saranno condizionate?
Un antropologo, che si occupa tra l'altro di mascolinità queer nel Caucaso, ha studiato attraverso i social media l'impatto della propaganda sulle comunità pacifiste di entrambe le parti in conflitto durante la guerra in Nagorno Karabakh
Il nostro Filippo Cicciù ha visitato alcune delle regioni recentemente al centro del conflitto per il Nagorno Karabakh. Le sue impressioni dalla città fantasma di Agdam svuotata della sua popolazione - prevalentemente azera - durante la guerra degli anni '90 e ora riconquistata dall'Azerbaijan
Dopo aver esaminato 22 video girati nel Nagorno Karabakh durante il recente conflitto, Amnesty International è giunta alla conclusione che le forze armate dell’Armenia e dell’Azerbaijan hanno commesso crimini di guerra come esecuzioni extragiudiziali, decapitazioni, maltrattamenti ai danni di prigionieri e profanazione di cadaveri di soldati nemici.
Sono oltre 100.000 le persone obbligate durante e dopo i recenti combattimenti in Nagorno-Karabakh ad abbandonare le proprie case. Chi ha trovato rifugio in Armenia descrive la solidarietà ricevuta ma anche la sofferenza di vite segnate per sempre dalla guerra