Nella migliore delle ipotesi il Donbass sotto controllo russo porta ad un'instabilità permanente. L’altro grave rischio è una guerra su ampia scala. Questa rimane l’opzione meno razionale ma il punto di non ritorno sembra sempre più vicino. Un commento
Il 26 febbraio sono previsti presìdi per la pace in varie città d'Italia per manifestare contro l'escalation militare in Ucraina. Peacelink invita la società civile a preparare nel proprio comune un presidio di pace e creare un comitato promotore. Già organizzati i presìdi di sabato prossimo a Siracusa, Taranto, Roma, Genova, Torino, Firenze, Bologna e Prato
Biden riteneva "poco saggio" che Zelensky, in un momento così rischioso, lasciasse l'Ucraina per partecipare al vertice di Monaco. Ma il presidente ucraino ci è andato lo stesso. Claudia Bettiol, collaboratrice di OBCT ed esperta di Ucraina, ne ha spiegato i motivi al GR di Radio Popolare (19 febbraio 2022)
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In diretta ai microfoni di Radio InBlu, la corrispondente di OBCT Claudia Bettiol racconta la paura vissuta dai cittadini nel non poter accedere ai propri conti, dopo il recente attacco cibernetico alla Privat Bank ucraina. Oltre alle bombe, questo è uno degli strumenti di "guerra" più temuto (18 febbraio 2022)
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E' aumentata la tensione lungo la linea del fronte con i territori controllati dai separatisti nel Donbass. Queste nuove violazioni erano prevedibili, ha commentato Claudia Bettiol, collaboratrice di OBCT sull'Ucraina, e non si deve dimenticare che il conflitto dura da 8 anni (17 febbraio 2022)
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Nel susseguirsi di allarmi rispetto alle strategie militari russe in Ucraina, non sfugge l'Area di esclusione di Černobyl. Il reattore nucleare scoppiato nel 1986 si trova sulla direttrice che dal confine Bielorusso conduce verso la capitale Kiev
"L’Italia parli la lingua della pace. l’Unione Europea abbia una sola voce". Il Movimento nonviolento si appella al governo italiano affinché si impegni nella ricerca di soluzioni della crisi in corso in Ucraina, con la diplomazia, il dialogo e la politica
Non ci sarà una nuova guerra in Ucraina solo per il fatto che la guerra c'è già. Come c'è già stata annessione di parte del suo territorio. Gli obiettivi di Putin e il possibile ruolo dell'Unione europea in questo commento
Il ventilato ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza atlantica è semplicemente impossibile, almeno finché sul suo territorio esisterà un conflitto irrisolto. E questo potrebbe favorire la de-escalation del conflitto
"Questo è il tempo di dichiarare la pace e non la guerra!". Alla petizione lanciata dalla Tavola per la Pace, affinché sulla crisi in Ucraina l'Unione europea si impegni nel rilancio del dialogo e della cooperazione, nella ricerca di soluzioni pacifiche alla crisi, stanno seguendo manifestazioni in diverse città d'Italia. Mercoledì 16 febbraio è la volta del Trentino