23 giornalisti e 9 editori sono in prigione. 18 giornalisti, uno scrittore e 1 media tool sono stati attaccati. 30 giornalisti sono stati arrestati, 4 di loro sono stati condannati a 127 anni e un mese di carcere in base alla legge anti-terrorismo. Il Consiglio Supremo Radio e Televisione (RTÜK) ha inflitto 3.137.334 lire turche di sanzioni amministrative.
“Non è giusto opprimere i media con punizioni pesanti”, ha detto il premier turco Davutoğlu riferendosi al divieto emesso dal Consiglio supremo per Tv e radio durante il periodo elettorale.
Barış İnce, caporedattore del quotidiano BirGün ha ricevuto una multa di 7500 lire turche perché accusato di aver insultato il presidente Recep Tayyip Erdoğan.
L’edizione numero 1000 del settimanale bilingue armeno Agos è in edicola. Yetvart Danzikyan, caporedattore di Agos, ha dichiarato: "Agos ha svelato la storia della Turchia e ne ha pagato il prezzo, ma ha guadagnato un posto nella storia della Repubblica."
La Press Release Association ha imposto un divieto di copertura di 12 giorni a 39 quotidiani che hanno pubblicato fotografie del Procutatore Kiraz e dei due terroristi che lo hanno preso in ostaggio.
Le organizzazioni giornalistiche hanno risposto al divieto di copertura, imposto dalla Press Release Association, per le 39 testate che hanno pubblicato le foto della morte del procuratore turco Mehmet Selim Kiraz.
Un'indagine è stata avviata nei confronti di alcuni giornalisti, scrittori e musicisti accusati di aver fatto “propaganda terrorista” via twitter quando il Procuratore turco Mehmet Selim Kiraz è stato assassinato. Hanno testimoniato Koray Çalışkan, Mirgün Cabas e Ferhat Tunç.
Un'indagine è stata avviata contro il giornalista İsmail Saymaz per il suo articolo "Il detenuto è stato attaccato con spray al peperoncino e poi ferito con arma da fuoco", con l'accusa di aver influenzato la giurisdizione e violato la privacy.