"La casa dei giornalisti" è una comunità di freelancer indirizzata a quei giornalisti romeni che si sono stufati di lavorare per un sistema corrotto. Stanno cercando di recuperare l'essenza di questa professione, cercando di creare un giornalismo indipendente.
Il rapporto FreeEx di Active Watch sullo stato della stampa rumena ha portato alla luce una serie di casi che riguardano la libertà di stampa nel paese.
In Romania i media main stream non escono da una profonda crisi. Non solo finanziaria, ma anche di credibilità. In questo contesto il progetto ECPMF ha contribuito a stimolare il dibattito nel paese.
In Romania la credibilità dei media main stream è in discesa e l'informazione sul web guadagna spazio. Ma quanto c'è da fidarsi? Un'intervista a Gilo Cutrupi.
Dilema Veche ha intervistato il noto giornalista rumeno, che da anni lavora per la Deutsche Welle. Con lui si sono affrontati i temi principali riguardanti la libertà dei media in Romania
Dilema Veche ha pubblicato un pezzo basato sugli articoli diffusi dal progetto ECPMF. I casi considerati includono: la violenza della polizia macedone nei confronti dei giornalisti che stavano partecipando alla Marcia della Speranza del 14 marzo; il pessimo stato della libertà dei media in Turchia, la situazione economica dei giornalisti albanesi, le leggi che opprimono la libertà di stampa in Bielorussia, il caso del giornalista italiano e di quello americano, presi in custodia ingiustamente dalle autorità greche. Inoltre, la censura in Serbia e il caso del giornalista bulgaro Stoian Toncev che è stato picchiato e minacciato da un gruppo di uomini.
La libertà d'espressione è stata pesantemente influenzata, per non dire deformata, dopo che la giustizia ha cominciato veramente a funzionare - ha dichiarato Cristina Guseth a capo di Freedom House Romania in un' intervista rilasciata a Dilema Veche. Dopo le prime condanne di politici chiave e proprietari di media rumeni, alcuni trust di media sono diventati ancor più aggressivi, violenti e veementi verso il sistema giudiziario ed i giornalisti indipendenti. I casi di linciaggio dei media sono in aumento ed i giornalisti corrotti utilizzano questo metodo come minaccia verso i giudici e i giornalisti.
In Romania il concetto di libertà di stampa è ancora una mela della discordia utilizzata per manipolare l'opinione pubblica. Dan Voiculescu, il proprietario del gruppo editoriale Intact Group, è stato incarcerato per riciclaggio di denaro. La condanna ha anche incluso il sequestro della sede centrale del gruppo televisivo. Tale decisione è stata applicata nel 2016, ma i giornalisti di Intact Group hanno criticato fortemente le autorità sostenendo che la libertà di stampa sia stata violata. Il Primo Ministro romeno ha preso posizione dichiarando che lo sgombero era legale e non aveva niente a che fare con la concessione delle licenze. Ancora una volta l'opinione pubblica è divisa, non capendo veramente quale sia il significato di libertà di stampa. La manipolazione è in corso, e ciò significa che un dibattito pubblico sulla libertà di stampa e di parola è vitale per una società democratica.
Nel 2015 in Romania il Presidente del partito social-democratico Liviu Dragnea ha lanciato un progetto di legge sulla diffamazione civile: se una persona o un gruppo minoritario sono soggetti a diffamazione potranno scattare delle ammende da 2000 a 60.000 lei (dai 500 ai 14.000 euro). Durante la notte del 9 febbraio 2016, dopo che inizialmente la legge era stata eliminata dall'agenda politica, il progetto è stato adottato dai deputati. La norma potrebbe diventare uno strumento perverso per limitare la libertà di parola. La questione è ancora da dibattere.