Tbilisi, il primo anniversario della "Notte di Gavrilov"

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Tbilisi ha ricordato gli eventi del 20 giugno 2019, quando la polizia antisommossa ha disperso con violenza una protesta dell'opposizione fuori dal parlamento su viale Rustaveli, nel centro della capitale. Un anno fa, migliaia di manifestanti si erano radunati spontaneamente fuori dal parlamento georgiano dopo che Sergei Gavrilov, un parlamentare russo in visita, si era rivolto all'aula dal seggio della presidenza. Fotoracconto di Onnik J. Krikorian

Quella sera, molti di coloro che protestavano hanno tentato di irrompere nell'edificio. La polizia antisommossa ha risposto con lacrimogeni e proiettili di gomma in un'operazione che è stata ampiamente considerata sproporzionata e indiscriminata. Centinaia di persone sono rimaste ferite. A quella che ora viene definita "la notte di Gavrilov" sono seguiti tre mesi di proteste quotidiane che hanno poi portato alle elezioni parlamentari di ottobre.

La posizione del governo nel frattempo è notevolmente migliorata grazie anche alla sua buona gestione della pandemia di coronavirus. In Georgia ci sono stati solo 908 casi confermati e solo 14 morti.

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La protesta dell'anniversario è stata organizzata dal "Movimento della vergogna". Il co-fondatore della piattaforma civica, Shota Dighmelashvili, era tra coloro che si rivolgevano alla folla riunita durante le proteste. Una campagna giocata sul titolo di un popolare film horror americano, che si rivolgeva al governo dicendo "Ricordiamo che cosa hai fatto l'estate scorsa", ha circolato sui social media nei giorni precedenti l'anniversario.
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Si temeva che il Coronavirus avrebbe limitato la partecipazione alla manifestazione, ma anche con le misure di distanziamento sociale l'affluenza è stata notevole. I microfoni venivano disinfettati ad ogni intervento, ai tavoli erano disponibili mascherine e disinfettante per le mani. Ai partecipanti è stato anche chiesto di non urlare spesso per limitare il rischio di diffusione di COVID-19.
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Gli organizzatori avevano chiesto ai partecipanti di indossare mascherine, indicazione che è stata ampiamente seguita. Adesivi raffiguranti il volto del presidente russo Vladimir Putin sono stati collocati sul marciapiede per aiutare i manifestanti a mantenere il distanziamento sociale. Molti vedono le proteste come un forum per esprimere la propria insoddisfazione per la gestione delle relazioni con la Russia da parte del governo.
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Alla manifestazione è intervenuto anche il co-organizzatore del Pride di Tbilisi, Giorgi Tabgari. Un anno fa Tbilisi aveva anche visto gruppi di estrema destra e ultra-conservatori istituire "squadre di vigilanza" per impedire agli attivisti LGBT di organizzare il primo evento LGBT pubblico. Fra gli altri oratori c'era l'ex presidente georgiano Giorgi Margvelashvili.
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È intervenuta anche Mako Gomuri, la giovane georgiana che è stata una delle due persone che hanno perso un occhio durante la dispersione. All'epoca aveva solo 19 anni e ora sta imparando a suonare la batteria. Grande fan del post-punk, Gomuri ha trovato nella musica uno sfogo terapeutico dopo l'incidente. La sua batteria è un regalo di alcuni sfollati georgiani dall'Abkhazia che hanno raccolto i fondi a seguito dell'incidente.
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La manifestazione è durata due ore e si è conclusa con l'inno nazionale georgiano. Il giorno dopo, il parlamento georgiano ha approvato la prima lettura degli emendamenti costituzionali per riformare il sistema elettorale, che consentono l'elezione di più parlamentari nell'ambito del sistema proporzionale. Il "Movimento della vergogna" minaccia ulteriori proteste se alla fine la riforma non sarà approvata.