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Stasera ad Elbasan, tra ingenti misure di sicurezza, il match di ritorno tra Albania e Serbia per Euro 2016. La partita di andata a Belgrado era stata sospesa per gravi incidenti. Il servizio di Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [8 ottobre 2015]

E' iniziata nel peggiore dei modi, con una sassaiola contro il pullman che portava la squadra serba nel proprio albergo di Tirana, la sfida calcistica tra Albania e Serbia, che si incontrano oggi alle 20.45 nello stadio di Elbasan, a trenta chilometri dalla capitale albanese.

Per fortuna non ci sono stati feriti, ma l'incidente – avvenuto ieri sera- testimonia la fortissima tensione che accompagna l'incontro, partita valida per le qualificazioni agli Europei 2016. Una tensione di natura politica prima che sportiva: i due paesi sono infatti profondamente divisi sulla questione del Kosovo, territorio a maggioranza etnica albanese dichiaratosi indipendente da Belgrado nel 2008.

Per garantire la sicurezza la polizia albanese schiererà ad Elbasan 1500 agenti, a cui si aggiungono 400 guardie private e 100 membri della guardia nazionale. Il match d'andata, disputato a Belgrado nell'ottobre 2014, venne interrotto a causa dei gravi incidenti scoppiati quando un drone con la bandiera della “Grande Albania” iniziò a sorvolare lo stadio. Lo scorso luglio, il Tribunale arbitrale dello Sport ha poi assegnato la vittoria a tavolino alla squadra albanese che, a differenza della Serbia, mantiene buone opportunità di accedere alla fase finale degli Europei.

Le autorità di Tirana hanno ripetutamente invitato i tifosi alla calma. “Dobbiamo dimostrare di essere in grado di supportare la nostra squadra, ma anche di rispettare gli avversari”, ha dichiarato il premier Edi Rama, che ha invitato allo stadio il proprio omologo serbo Aleksandar Vučić. La presenza di Vučić resta però in dubbio: il premier serbo deciderà solo all'ultimo minuto se recarsi o meno in Albania.

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