Carta della Bosnia Erzegovina - Pixabay

Tra bassa fertilità ed emigrazione, la Bosnia Erzegovina rischia un vero e proprio tracollo demografico nei prossimi decenni, che ne mette a rischio le prospettive sociali ed economiche. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [26 dicembre 2020]

Nel 2070 la Bosnia Erzegovina potrebbe avere appena un milione e mezzo di abitanti. Questo lo scenario ritenuto più realistico dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, in uno studio recentemente pubblicato in collaborazione con l'Università Carolina di Praga.

Secondo l'analisi del Fondo, senza una profonda sterzata delle politiche demografiche, nei prossimi decenni la Bosnia è destinata ad assistere ad un ulteriore accelerazione del rapido calo della popolazione registrato a partire dagli anni '90.

Tra guerra, migrazione e calo della natalità, il paese ha infatti già visto il numero degli abitanti passare dai 4,2 milioni registrati dal censimento del 1991 ai 3,5 dell'ultimo conteggio nel 2013.

Secondo buona parte degli osservatori, però, i dati ufficiali del 2013 sono gonfiati rispetto a quelli reali, visto che nel conteggio sono stati inseriti molti cittadini che – pur continuando a possedere un'abitazione in Bosnia – in realtà vivono e lavorano in altri paesi. In realtà, ritengono numerosi esperti, oggi il numero delle persone che vivono in Bosnia è probabilmente vicino ai tre milioni.

E le prospettive per il futuro non sembrano rosee: nel 2020, nonostante la pandemia, altre 23mila persone sono emigrate, mentre il tasso di natalità in Bosnia è oggi in fondo alla classifica regionale.

Ecco perché secondo lo studio è possibile un vero e proprio tracollo demografico nei prossimi decenni. Se i trend non cambieranno, nel 2070 la popolazione sarà non solo drasticamente ridotta, ma anche invecchiata, con gli over 65 a rappresentare oltre il 50% degli abitanti.

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