Migliaia di stagionali dall'Europa orientale sono attesi in Germania per salvare i raccolti agricoli durante la pandemia di coronavirus. I prima ad arrivare sono stati centinaia di lavoratori dalla Romania. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [10 aprile 2020]
Bisogna salvare i raccolti agricoli tedeschi nonostante l'epidemia di coronavirus: per questo obiettivo strategico, la Germania ha deciso di aprire le porte a migliaia di braccianti agricoli, provenienti soprattutto dall'Europa orientale.
I primi ad arrivare sul suolo tedesco sono centinaia di lavoratori rumeni, imbarcatisi giovedì scorso all'aeroporto di Cluj-Napoca e diretti a Berlino, Dusseldorf e Amburgo e che verranno subito impiegati tanto nella raccolta della frutta e verdura di stagione che nella semina.
“Il nostro è un programma pragmatico in cerca di soluzioni pratiche”, ha dichiarato la ministra dell'Agricoltura tedesca Julia Kloeckner, che ha poi aggiunto che l'obiettivo è portare nel paese almeno 40mila braccianti stranieri nel mese di aprile ed altrettanti in quello di maggio.
A rispondere all'appello, come da tradizione, sono soprattutto lavoratori dell'Europa orientale, per i quali l'impiego nelle aziende agricole tedesche rappresenta da anni un'opportunità di reddito importante, nonostante le condizioni di lavoro siano spesso pesanti.
In quasi duemila ieri si sono assiepati allo scalo di Cluj-Napoca per volare in Germania, anche perché in Romania la maggior parte delle attività economiche è oggi bloccata proprio a causa del COVID19. Nelle settimane a venire è atteso l'arrivo di braccianti anche da paesi come Bulgaria, Ucraina e Ungheria.
Per limitare al massimo il rischio di contagio gli stagionali verranno sottoposti a check-up medico al loro arrivo in Germania, e per due settimane dovranno lavorare separatamente dai lavoratori già presenti nel paese.
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