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Fortemente dipendente dall'industria del turismo, secondo le previsioni dell'FMI la Grecia rischia un nuovo tracollo economico con la pandemia da COVID19, dopo essere uscita faticosamente da crisi decennale. Francesco Martino (OCBT) per il GR di Radio Capodistria [15 aprile 2020]

Un tracollo del Prodotto Interno lordo del 10%, con la disoccupazione che tornerà a galoppare superando nuovamente il 22%: sono queste le crude cifre con cui il Fondo Monetario Internazionale tratteggia l'impatto della crisi provocata dal COVID19 sulla Grecia.

Numeri alla mano, per colpa del coronavirus Atene rischia quindi di vedere sfumati tutti i faticosi passi in avanti fatti negli ultimi anni per uscire dalla profonda crisi economica che, dopo aver attanagliato il paese dal 2008, in un decennio ha bruciato un quarto del PIL greco, gettando milioni di persone nella disoccupazione e nell'indigenza.

Da alcuni anni la Grecia dava incoraggianti segni di ripresa, grazie soprattutto all'industria del turismo vero motore dell'economia ellenica: l'anno scorso, il paese aveva registrato 34 milioni di visite, con un giro d'affari stimato ad oltre 50 miliardi di dollari.

Proprio la dipendenza da turismo, però, che contribuisce ad un quarto dell'economia nazionale, garantendo occupazione a circa un milione di lavoratori, oggi, col mondo bloccato dalla pandemia rischia di costare cara alla Grecia.

In un clima di insicurezza diffusa, le prenotazioni per le località di villeggiatura greche sono state cancellate in massa, soprattutto dai turisti stranieri, che rappresentano circa il 90% delle presenze sulle rinomate spiagge elleniche.

Il governo di Atene ha messo in campo un pacchetto d'emergenza di cinque miliardi di euro per aiutare l'economia a reggere lo shock della nuova crisi, nella speranza – tutta da dimostrare - che per veder tornare i turisti bisognerà aspettare settimane, e non mesi.

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